MONZA – A seguito delle numerose segnalazioni dei residenti e dopo aver messo sotto controllo l’area agricola, vasta e “protetta” dalle piante di granoturco e da una fitta boscaglia, nel primo pomeriggio di venerdì scorso il Comando di Polizia Locale di Monza ha deciso di intervenire in forze, anche con un drone e un’unità cinofila, per smantellare l’area di spaccio nel quartiere Sant’Albino.
Gli agenti sono penetrati nel campo simultaneamente da due punti, da via Sardegna e da via Giovanni delle Bande Nere. I giovani presenti hanno provato a darsi alla fuga, alcuni a bordo di un ciclomotore e di una bicicletta, altri a piedi.
Gli agenti hanno fermato cinque cittadini italiani, di cui uno minorenne. Dopo oltre mezz’ora sono stati individuati altri tre giovani maggiorenni italiani che erano riusciti a fuggire e si erano nascosti all’interno del campo di granoturco, così come risultava anche dalle riprese del drone. Tutti sono stati identificati.
All’interno della boscaglia gli agenti hanno scoperto un’area attrezzata con tavolini, sedie e un telo come tettoia. Qui sono state rinvenute un’accetta, un forcone, una ricetrasmittente accesa, uno zaino abbandonato con evidenti tracce di sostanze stupefacenti, un portafoglio vuoto e modeste quantità di sostane stupefacenti.
Una seconda ricetrasmittente è stata ritrovata in una zona più lontana dall’area, accesa sullo stesso canale dell’altra. Tutto fa pensare che l’area fosse utilizzata per lo spaccio di sostanze stupefacenti, con una organizzazione che ne controllava l’accesso. Il Comando di Polizia Locale ha provveduto a darne notizia all’Autorità Giudiziaria mediante apposita comunicazione a carico di ignoti. Al termine dell’attività della Polizia Locale l’area è stata ripulita e sgomberata dall’operatore del servizio di igiene urbana.