La visita dell’assessore regionale Foroni al Centro polifunzionale emergenze
“Presto una riforma della Protezione civile che metta al centro i volontari”
ERBA (Como) – Il sindaco di Erba, Veronica Airoldi, accoglie e accompagna nella visita l’assessore regionale al Territorio e alla Protezione civile Pietro Foroni: “I volontari sono imprescindibili. Ci hanno salvato e ci stanno ancora salvando. Mi riempiono d’orgoglio”, dice. Per garantire il distanziamento sociale, nel piazzale del Centro polifunzionale emergenze c’è una delegazione di operatori, in rappresentanza degli oltre cento volontari del gruppo della Protezione civile Erba Laghi.
“Sto girando varie realtà – esordisce l’assessore Foroni -, voglio ringraziare i volontari. La Lombardia è stata colpita da uno tsunami: da settembre sono occupati 236 posti in terapia intensiva, a aprile scorso abbiamo toccato il picco di 1.576. Numeri che dimostrano che siamo nell’epicentro dell’emergenza. Oggi la situazione è migliore ma prima di allentare le misure dobbiamo aspettare che cali l’ospedalizzazione, un dato che è ancora troppo alto”.
Foroni cita le 300 mila giornate di lavoro dei volontari della Protezione civile che, a livello lombardo, hanno allestito 20 tende pre-triage fuori dagli ospedali, altrettante vicine ai centri penitenziari, distribuito 30 milioni di mascherine alla popolazione. “Tutto questo è stato fatto in silenzio – continua l’assessore regionale – senza cercare i titoli dei giornali. Non possiamo fare a meno dei volontari”, sottolinea rimarcando l’impegno della Regione nello stanziamento dei fondi ad hoc e l’impegno per definire una riforma che ponga al centro la figura dei volontari, insista sulla formazione e si focalizzi anche sugli aspetti sanitari e di primo soccorso.
“Durante l’emergenza ci siamo resi conto che moltissime richieste non richiedevano specializzazioni – spiega il coordinatore, Stefano Casartelli -: le persone ci chiedono di consegnare la spesa, i farmaci, ma anche libri, portare un fiore sulla tomba dei loro cari al cimitero”. Oltre una cinquantina i volontari civici impegnati durante la prima ondata, cinque sono restati fra le fila del corpo di protezione civile e sono iniziati, in modalità anti-Covid, anche nuovi corsi di formazione.
Dal 2000 l’area di oltre 17 metri quadri, in parte ceduta gratuitamente da una famiglia del posto, ospita le strutture, i mezzi e le strumentazioni della Protezione civile, è il primo centro interprovinciale, condiviso fra Como e Lecco, e l’unico in Lombardia. “Da Provincia e Regione abbiamo ricevuto i fondi e i mezzi necessari sottolinea l’ingegnere Tiziana Arena – entro fine anno arriverà lo scarrabile e per l’anno prossimo aspettiamo il merlo telescopico. Noi abbiamo investito sulle strumentazioni: siamo in grado di allestire cento posti letto in una palestra in due ore in caso di calamità. Abbiamo fatto squadra”.
La prospettiva è riportare l’elicottero dell’antincendio a Erba: per il nuovo hangar, le sistemazioni e gli ampliamenti del Cpe arriveranno 720 mila euro (360 mila da Regione, 180 dalla provincia di Como, 90 mila rispettivamente dal Comune di Erba e dalla Comunità montana). “Il progetto contribuirà a rendere ancora più efficiente il servizio dei nostri volontari – commenta il sottosegretario regionale con delega al consiglio regionale Fabrizio Turba -. È fondamentale che qui torni l’elicottero dell’antincendio boschivo, questo accordo va certamente in questa direzione”.
“La protezione civile ci riempie d’orgoglio”: è il messaggio unanime delle autorità presenti, dal presidente della provincia di Como Fiorenzo Bongiasca, il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi e gli esponenti erbesi della Lega, Erica Rivolta e Eugenio Zoffi.