Voss di Osnago, presidio ad oltranza anche di notte. Azienda irremovibile

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Convocato per venerdì un nuovo vertice in Prefettura: il presidio andrà avanti anche di notte per evitare il trasferimento dei macchinari

La stoccata del sindaco Paolo Brivio: “Mi piacerebbe sapere cosa pensano i fondatori della Voss di questo comportamento”

OSNAGO – Presidio ad oltranza, anche di notte, di fronte ai cancelli della Voss per evitare che la proprietà possa trasferire i macchinari. C’è tensione, rabbia e delusione tra i 70 lavoratori della torneria di via Stoppani, dopo che il vertice convocato oggi, intorno alle 12.30, in Prefettura per cercare una mediazione tra la posizione dei lavoratori, rappresentati dai sindacati e quelli dei vertici aziendali della Voss, si è concluso con una fumata nera.

I vertici dell’azienda tedesca, rappresentati dall’amministratore delegato Socrate Rossi, hanno infatti fatto sapere di non intendere indietreggiare sulla posizione di chiudere l’attività industriale, presente a Osnago dal 1954 (prima con il nome di Larga) e anzi avrebbero chiesto di poter interrompere il presidio al fine di poter accedere allo stabilimento con i propri camion.

Questa mattina, sono stati due i mezzi pesanti bloccati dai lavoratori scesi in sciopero, dopo tre giorni di presidio, per opporsi a quella che resta una decisione unilaterale piombata su di loro come una doccia fredda a pochi giorni dal Natale. “Faremo sciopero ad oltranza, stando qui anche di notte – fa sapere la sindacalista Lorena Silvani della Fim Cisl, che sta seguendo la questione insieme al collega Domenico Alvaro della Fiom Cgil -. Durante l’incontro il Prefetto Castrese Derosa ha ribadito il diritto allo sciopero dei lavoratori riconvocando le parti per domani, venerdì, alle 17. Purtroppo la proprietà ha già fatto sapere non ci sarà”.

Ed è proprio alla proprietà, o meglio ai fondatori della Voss che fa appello il sindaco Paolo Brivio, connesso oggi da remoto all’incontro in Prefettura: “Mi piacerebbe proprio pensare cosa ne pensano i fondatori di questa decisione e di queste modalità di azione” commenta ricordando la storia delle relazioni sindacali in Germania, con particolar riferimento alla zona della Renania, dove è nata la Voss. Come dicevamo, l’amministratore delegato è apparso però irremovibile, tanto da non lasciare altri spiragli ai lavoratori se non quelli di presidiare davanti alla ditta, per ribadire, anche con cartelli e striscioni, la propria posizione.

“Molti di noi hanno più di 50 anni e sono donne. Non sarà facile per noi trovare un altro lavoro.Questa decisione è arrivata all’improvviso ed è stato uno shock. Non ci voleva. Non sarà proprio un bel Natale per noi” ci hanno detto, sconsolati, durante lo sciopero di stamattina.