Il canottiere di Mandello già campione del mondo, pronto alla sfida di Tokyo
La pallavolista cresciuta a Valgreghentino è capitana della nazionale femminile
LECCO – Dopo gli Europei ci si prepara a nuove emozioni ‘azzurre’ e anche Lecco avrà la sua parte di tifoseria alle imminenti Olimpiadi di Tokyo: tra i 384 italiani convocati ci sono infatti anche due atleti lecchesi chiamati a ruoli da protagonisti in questa manifestazione olimpica.
Si tratta di Andrea Panizza, mandellese ‘doc’ e campione di canottaggio, e di Miriam Sylla, pallavolista cresciuta nel paese di Valgreghentino e sportivamente nel Volley Olginate, oggi capitana della squadra nazionale femminile.
Due atleti che in passato hanno già tenuto incollati davanti agli schermi i propri concittadini: Panizza ai mondiali del 2018 a Plovdiv, con il titolo conquistato nella specialità del 4 di coppia maschile assoluto, a vent’anni dall’ultima vittoria italiana, e Sylla l’anno successivo con il bronzo ai campionati europei dopo una seguitissima semifinale contro la Serbia.
Sarà la sua compagna di squadra, Paola Egonu, a portare la bandiera olimpica alla cerimonia di apertura che venerdì inaugurerà l’edizione nipponica delle olimpiadi, una delle più complicate a causa dell’emergenza Covid.
“Siamo felicissimi per Miriam – ci spiega la referente del Volley Olginate, Cinzia Brambilla – l’abbiamo vista crescere e siamo davvero contenti. Ci diceva sempre che era il suo sogno arrivare alle Olimpiadi con la nazionale, è riuscita a realizzarlo e addirittura da capitana della squadra”.
“Ci siamo sentiti in questi giorni via messaggio per complimentarci con lei – aggiunge Cinzia – Ci ha promesso che al suo ritorno passerà a farci visita a Olginate. La aspettiamo!”. La prima partita in programma per la ragazze della pallavolo è in calendario domenica, dalle 2 ore italiane.
A Mandello pronti a tifare
Andrea Panizza sarà invece in gara già venerdì (alle 4 ore italiane) e a Mandello, suo paese natale e della ‘sua’ Canottieri Moto Guzzi, sono pronti a fare il tifo.
“Per scaramanzia non diciamo nulla ora, ma lo seguiremo sicuramente” fa sapere il sindaco Riccardo Fasoli che con Panizza condivide non solo la passione nel canottaggio ma anche l’appartenenza alla stessa frazione mandellese di Olcio.
E proprio a Olcio amici e conoscenti si preparano alle nottate per assistere alle gare, con la possibilità che venga organizzato un appuntamento al campo sportivo per guardare insieme la finalissima in programma domenica.
“E’ un momento molto atteso, di grande condivisione, ci si sente appartenere tutti alla stessa grande famiglia – sottolinea Rossella Scola, presidente della Canottieri Moto Guzzi – Andrea è partito dalla Canottieri Moto Guzzi, facendo grande il nome della nostra società. Anche se oggi è nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, c’è un legame molto forte tra i nostri gruppi e noi siamo orgogliosi di sentirci parte del suo equipaggio. Ci riporta alle vittorie del passato”
Dopo la gioia della vittoria ai mondiali, solo qualche mese fa Panizza ha vissuto il dolore della perdita del suo compagno di squadra, Filippo Mondelli di Cernobbio, morto a soli 26 anni per un osteosarcoma alla gamba.
“Andrea è molto concentrato. Su quella barca non ci saranno quattro persone ma cinque, perché Filippo sarà con loro – continua Rossella – Questo è il canottaggio, è uno sport che crea legami veri e quello che fa grande una squadra sono sempre le relazioni”.
Lecco 5° provincia ‘olimpica’
Giusto questo lunedì, il Sole 24 Ore ha pubblicato uno studio del gruppo PtsClas sulla partecipazione degli atleti italiani alle olimpiadi, con una speciale classifica delle province che hanno ottenuto più sportivi convocati in nazionale tra il 2000 e il 2020.
Una classifica che premia Lecco al quinto posto per convocazioni olimpiche. “Ovviamente si tratta di un dato in rapporto alla popolazione e non in valori assoluti – spiega il ricercatore Gianni Menicatti, autore dello studio – l’analisi vuole identificare le cosiddette ‘culle’ di talenti sportivi e tiene conto di due elementi: la provincia di nascita degli atleti e quella dove hanno iniziato a fare sport”.
Lecco si posiziona tra i territori ‘serbatoi’ di campioni, almeno al maschile, “e questo grazie soprattutto al canottaggio e alla canoa – spiega Menicatti – specialità che hanno visto tanti dei nostri atleti in azzurro e che ha spinto Lecco al 4° posto per medaglie d’oro ottenute negli anni”.
Tra i campioni che hanno tenuto alto il nome di Lecco alle olimpiadi come non ricordare Antonio Rossi, oro ai Giochi olimpici di Atlanta 1996 nel kayak velocità. Una storia, quella dei lecchesi alle manifestazioni olimpiche iniziata nel 1920 con Nino Castelli della Canottieri Lecco, con la sua partecipazione alle gare di Anversa.