Dal 9 al 20 settembre il Dante Festival Lecco
Tra conferenze, spettacoli teatrali e concerti dedicati al “sommo poeta”
LECCO – “Un giovane di settecento anni” questo il sottotitolo decisamente interessante che gli organizzatori hanno voluto dare al Dante Festival di Lecco: una rassegna che andrà in scena a partire dal 9 settembre dedicata al “sommo poeta” , per omaggiare il settecentenario dantesco.
Una definizione ‘pop’ per un festival che vuole essere adatto a tutti i gusti e tutte le età. “La manifestazione si apre ad una pluralità di forme e collaborazioni, nel segno di una cultura accessibile a tutti ed è questo lo spirito con cui anche il Comune ha deciso di affiancare questa iniziativa” ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Simona Piazza, aprendo la presentazione del festival a Palazzo delle Paure.
Un festival (organizzato da Res Musica, Comune di Lecco, Provincia di lecco, FAI Delegazione di Lecco , con il patrocinio di Regione Lombardia e con il contributo di Fondazione Comunitaria del Lecchese e di altri enti pubblici e privati) immaginato e creato da tre personalità che operano in diversi ambiti della cultura. Ancilla Oggioni, attrice e regista formatasi alla prestigiosa Paolo Grassi, che del Dante Festival Lecco è la direttrice artistica, Gerolamo Fazzini, giornalista, scrittore, editorialista per Avvenire, Angelo Rusconi, musicologo e presidente di Res Musica, associazione culturale caratterizzata dalla collaborazione con realtà locali e nazionali.
“Un festival di rilievo nazionale che trova spazio fra il lago e le nostre montagne – sottolinea l’assessore all’Attrattività territoriale del Comune di Lecco Giovanni Cattaneo – attraverso il quale offriamo ai lecchesi e ai turisti un appuntamento ricco di proposte di natura differente, che rendono omaggio alla memoria del poeta fiorentino scomparso 700 anni fa. Lecco, il nostro territorio e il Resegone faranno da cornice a una rassegna che esalta la storia della lingua italiana e della eco internazionale del patrimonio culturale che Dante ci ha lasciato”.
“Una manifestazione che promuove la conoscenza della figura Dante e valorizzare il nostro patrimonio paesaggistico e culturale in luoghi che corrispondono alle emozioni evocate da musiche e spettacoli del festival” ha sottolineato il vice presidente della provincia Giuseppe Scaccabarozzi.
Il programma del Festival
Dopo di prologo di questa estate tra il 20 e il 22 agosto con tre spettacoli all’Orrido di Bellano, Villa Monastero di Varenna, Corenno Plinio di Dervio, il festival entra nel vivo con un percorso di incontri, concerti e spettacoli che attraversa luoghi culturali della città manzoniana e si sposta in siti storici di comuni limitrofi nell’intento di collocare l’opera dantesca e le creazioni artistiche in spazi che ne esaltino le caratteristiche.
Il programma vedrà la presenza di personalità e realtà del mondo culturale, accademico e artistico con eccellenze di livello internazionale che sono garanzia di un’adeguata coniugazione fra qualità scientifica e capacità comunicativa. Non mancano proposte create ad hoc per il festival e collegamenti con personaggi legati al territorio quali Manzoni e Stoppani.
Il Dante Festival vivrà il suo momento inaugurale giovedì 9 settembre con la conversazione letteraria tra Franco Nembrini e Gerolamo Fazzini dal titolo L’Alighieri. 700 anni e sembra ieri. L’incontro, che richiama il leitmotiv dell’intera rassegna “Dante. Un giovane di 700 anni”, sottolinea la formidabile, e a prima vista inspiegabile, attualità di un poeta e uomo di cultura così lontano nel tempo, eppure così vicino a molte questioni che segnano l’oggi, in primis il ruolo dell’uomo nella storia e il senso della vita.
L’attore e regista Franco Palmieri accompagna il pubblico a guardare, a “curiosare dietro le quinte della Commedia”, a incontrare i personaggi, immaginare luoghi, abbandonarsi a visioni: Dante Cabaret – Dietro le quinte della Commedia è una pièce dal tono ironico e umoristico, ma soprattutto poetico, che commenta, racconta, interpreta alcuni brani scelti dalle tre cantiche. Palmieri riporta nel “Cabaret” la sua passione e profonda conoscenza dell’opera dantesca. È del 2016 il libro Incantati dalla commedia che raccoglie anni di riflessioni condivise con lettori della Commedia, incontrati nelle strade e nelle piazze di Firenze e di altre città. Palmieri ha collaborato con Giovanni Testori, con Ermanno Olmi, ha firmato regie internazionali, diretto per anni il Teatro dell’Arca di Genova, unico teatro in Italia creato in un carcere e aperto al pubblico ( venerdì 10 settembre, ore 18.30, Spazio espositivo Politecnico, Via Previati)
Dopo lo spettacolo, una ghiotta occasione per il pubblico sarà l’incontro con l’artista presso il Bistrot del PolEATecnico. (Euro 10,00 con pagamento al Bistrot)
Ancora teatro, questa volta dedicato al pubblico dei più giovani (a partire dagli 11 anni) con lo spettacolo musicale La voce di Beatrice. Come sarebbe stata? O addirittura sarebbe nata la Commedia senza Beatrice? Debora Mancini, attrice, dà voce alla musa del Poeta che, camminando tra gli scaffali di una biblioteca, cerca “il suo Dante” e racconta la storia di un amore oltre la morte dal suo punto di vista. In scena il polistrumentista Daniele Longo con le musiche composte da Enrico Ernst. (sabato 11 settembre, ore 16.30, Cenacolo Francescano, Piazza Cappuccini, Lecco)
Quale musica può essere risuonata nella mente di Dante, a quali repertori poteva riferirsi quando ricreava suggestioni musicali nei versi della Commedia, o quando parlava di musica e poesia? Se lo sono chiesti Claudia e Lidia Caffagni, Elisabetta de Mircovich, Matteo Zenatti ovvero laReverdie, uno dei più celebri gruppi al mondo di musica medievale, nel creare La musica al tempo di Dante, concerto per voci e strumenti che attraversa generi musicali e temi cari al Poeta. Ad introdurre il concerto sarà Angelo Rusconi. (sabato 11 settembre, ore 21.00, Villa Manzoni, Via Don Guanella, 1)
Prima del concerto, grazie alla collaborazione con il Si.M.U.L., Barbara Cattaneo e Mauro Rossetto presentano Il logo svelato. Tre ritratti a Villa Manzoni: il ritratto di Dante conservato presso i Musei Civici utilizzato come immagine del festival, e due ritratti di Petrarca e di Manzoni a comporre un’ideale triade della lingua italiana. (ore 20.30)
Il Chiostro antico della Canonica di San Nicolò ospiterà uno spettacolo su testi scelti della Vita Nova intrecciati con musiche dell’epoca: un percorso poetico e musicale incentrato sull’incontro di Dante con Beatrice e sull’itinerario interiore segnato dalla morte della donna, che sarà poi trasfigurata nei versi della Commedia. Protagonista è l’attrice Ancilla Oggioni, accompagnata dal canto e dalla viella di Elisabetta de Mircovich, che suonerà inoltre la symphonia e le campane medievali, in un continuo dialogo con la recitazione. (domenica 12 settembre, ore 18.00, Chiostro della Canonica di San Nicolò)
E infine uscimmo a riveder le stelle.
E anche il pubblico del Dante Festival avrà la magica sensazione di immergersi nel cielo visibile del Purgatorio grazie al viaggio nel tempo realizzato da Loris Lazzati, studioso di astronomia e appassionato lettore di Dante. Lazzati ha creato una modalità suggestiva per avvicinarsi all’astronomia dantesca coinvolgendo contemporaneamente emotività e spirito analitico: In viaggio con Dante: i paesaggi celesti del Purgatorio è la proiezione-conferenza che si terrà al Civico Planetario di Lecco in collaborazione con il Gruppo Astrofili Deep Space Lecco. (lunedì 13 settembre, ore 21.00 e 22.30, Planetario, Corso Matteotti, 32)
“Le analogie tra il Liber (Liber Scalae, opera araba ispirata alla leggenda dell’ascensione di Maometto n.d.r) e la Divina Commedia sono tali e tante ormai da consentirci di affermare con certezza che l’ascensione del Profeta, ritessuta e rinarrata attraverso una serie di successivi racconti, sia uno dei fondamenti – il più profondo forse –del più grande poema del medioevo occidentale” ( F.Cardini)
È questo l’assunto della conferenza Dante e l’Islam di Franco Cardini, ordinario di Storia Medievale presso l’Università di Firenze, specialista, tra l’altro, di rapporti tra la cristianità e l’Islam. Non solo quindi, sostiene Cardini, le ormai riconosciute fonti cristiane e precristiane, non solo l’Eneide di Virgilio, ma anche testi di ascendenza islamica possono aver influito sull’opera di Dante. La serata, condotta da Gerolamo Fazzini, è realizzata in collaborazione con il Liceo Classico “A. Manzoni” di Lecco. ( martedì 14 settembre, ore 21.00, Auditorium Casa dell’Economia, Via Tonale, 30)
È una perla del cinema muto, uno tra i primi kolossal ad effetti speciali, il film L’Inferno girato nel 1911 da Giuseppe Berardi e Arturo Busnengo per raccontare “quanto di vero interesse si possa proiettare al pubblico” della cantica dantesca. Grazie all’intervento del direttore artistico e regista Ettore Pasculli la pellicola, rimasta per anni negli archivi della Filmoteca Vaticana, è stata restaurata e presentata alla Biennale del Cinema di Venezia già nel 2004. Con l’autorevole commento del regista saranno proiettate inoltre alcune parti di un altro film girato sempre nel 1911 proprio nella città manzoniana. La presentazione, dall’attrattivo titolo I due “Inferni”che sconvolsero il mondo(del cinema) è a cura di FAI-Delegazione di Lecco, in collaborazione con la Provincia di Lecco. (giovedì 16 settembre, ore 21.00, Sala Ticozzi, Via Ongania, 4)
Che cosa hanno in comune Dante, Manzoni e Stoppani? Le montagne di Lecco, risponde il professor Stefano Motta. Una provocazione letteraria (Dante, infatti, non parla mai esplicitamente della nostra città), un incontro geografico oltre il tempo, una conversazione che promette di essere curiosa e interessante quella che il saggista, romanziere, originale studioso del mondo manzoniano proporrà al Dante Festival Lecco.
Dante, Manzoni, Stoppani e le montagne di Lecco ( venerdì 17 settembre, ore 21.00, Palazzo del Commercio, Piazza Garibaldi, 4)
Con il canto, e in particolare i canti gregoriani, il festival si sposta nei comuni di Calolziocorte e Mandello del Lario.
Il Santuario di Santa Maria del Lavello di medievale memoria ospiterà Amor Domini. La
misericordia in Dante e nel canto gregoriano, concerto dell’Ensemble More Antiquo diretto da Giovanni Conti. Il programma è incentrato sul tema della misericordia che, richiesta in gioventù alla donna amata, trova nella Commedia un compimento in Maria. Le arcane melodie gregoriane sono valorizzate con suggestive mises en espace. (Sabato 18 settembre, ore 21.00, Santa Maria del Lavello, Calolziocorte)
Sarà invece la Chiesa di San Giorgio con i suoi magnifici affreschi ad accogliere i Cantori Gregoriani, uno dei gruppi più rinomati a livello internazionale nell’interpretazione del canto gregoriano. Fondatore e direttore è Fulvio Rampi, che al festival propone Il sacro suono. Il canto gregoriano nella Commedia, mettendo in relazione i brani musicali con l’Apocalisse dipinto sulle pareti della chiesa. (domenica 19 settembre, ore 17.00, Chiesa di San Giorgio, Mandello del Lario)
A concludere le giornate del festival l’astrofisico Sperello Alighieri, discendente diretto del Poeta, che afferma: “la passione per l’astronomia è tra le pochissime cose che condivido con lui, oltre al cognome”. Nella conferenza dal titolo La cosmografia dantesca tra antico e moderno, il celebre scienziato mostrerà con esempi come Dante si trovasse a metà tra le credenze antiche e le conoscenze moderne. L’incontro è organizzato dal Gruppo Astrofili Deep Space di Lecco. ( lunedì 20 settembre, ore 21.00 e 22.30, Planetario, Corso Matteotti, 32)
E infine Vi racconto Dante. Negli ultimi giorni di settembre, spazio dedicato alle scuole.
Racconteranno Dante agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado Franco Nembrini, consumato narratore del Poeta e Luigi Garlando, firma di punta del giornalismo sportivo, autore di vari libri per ragazzi, autentici best seller, tra i quali “Vai all’Inferno, Dante!”.
Tutti gli eventi sono a prenotazione obbligatoria su www.dantefestivallecco.it
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