A Osnago arriva la panchina blu, simbolo dell’Europa e dell’unità nella diversità

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L’inaugurazione ieri, domenica, in occasione della cerimonia per il 4 novembre

Presenti i rappresentanti della Gioventù Federalista Europea: “La panchina blu è un luogo di inclusione, di unità nella diversità”

OSNAGO – Una panchina blu per simboleggiare l’Europa e la sua unità nella diversità. L’amministrazione comunale di Osnago ha voluto celebrare il 4 novembre, affiancando alla tradizionale commemorazione della giornata nazionale dell’unità e delle forze armate, quest’anno impreziosita dall’omaggio al milite ignoto (con una mostra di Diego Morell esposta in sala consiliare), un’iniziativa rivolta al futuro e tesa a rilanciare il tema cruciale del ruolo dell’Unione Europea nel mondo.

Grazie all’impulso fornito dagli esponenti di Gioventù Federalista Europea, la panchina presente all’intersezione tra via Trento e via Pindemonte è stata dipinta di blu con, in giallo, la scritta Osnago Europa Unità nella diversità, a monito di un percorso lungo e complesso che affonda le radici all’indomani della fine della seconda guerra mondiale.

L’inaugurazione è avvenuta ieri, domenica, subito dopo la messa e l’omaggio ai caduti per il 4 novembre. Presenti i rappresentanti della Guardia di Finanza della tenenza di Cernusco, la banda musicale di Osnago Lomagna, gli alpini e diversi esponenti della società civile, alcuni dei quali  con lo striscione arcobaleno della pace. Di fronte a loro il sindaco Paolo Brivio, nel suo lungo e articolato discorso in cui ha ricordato il dramma della prima guerra mondiale (con il numero agghiacciante di morti e mutilati), ha sottolineato come l’unità europea sia il compimento autentico dell’unità nazionale: “Tante lingue, tante bandiere, tante patrie, una sola casa comune che non significa rinnegare le singole nazionalità. Un tempo la storia ci trasfigurava in trincea, ora ci mette al sole di una panchina” ha chiosato cedendo la parola a Debora Striani, portavoce dei giovani federalisti europei.

Debora Striani

E’ stata lei a ricordare come a Lecco la panchina blu, posata alcuni mesi fa, sia stata vandalizzata dopo 24 ore dall’inaugurazione, creando come risposta un’incredibile rete di solidarietà tra i Comuni del territorio: “Non siamo qui a celebrare l’Unione Europea, perché per noi è un progetto non ancora compiuto – ha detto citando il manifesto di Ventotene, il documento per la promozione dell’unità europea scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941 durante il periodo di confino presso l’isola laziale nel Mar Tirreno- Bisogna lavorare e tanto per portare avanti un’Unione europea veramente democratica”.

Ringraziando l’amministrazione comunale e in particolare modo il giovane capogruppo Federico Dusi, Striani ha evidenziato come la panchina vuole essere un “luogo di incontro per tutti, un posto inclusivo per unire nella diversità”.

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