Gli ospedali in Lombardia si preparano ad un possibile aumento di pazienti Covid
Incrementati del 25% i posti letto per presidio e riorganizzate le terapie intensive
LECCO – La sanità lombarda si prepara ad affrontare la quarta ondata del virus con numeri che, grazie ai vaccini, ci si augura decisamente inferiori rispetto al passato: la Regione ha stabilito un incremento dei posti letto destinati ai pazienti Covid e una riorganizzazione delle terapie intensive.
In una lettera rivolta ai direttori degli ospedali e delle ATS, la direzione generale Welfare del Pirellone ha chiesto di aumentare del 25% i posti letto per malati di Coronavirus, per il periodo novembre-dicembre, in aggiunta alla dotazione standard dei reparti di malattie infettive dei centri ‘hub’ e l’attivazione di due moduli da 10 posti letto nei centri ‘spoke’.
L’ospedale Manzoni di Lecco, che è una delle strutture ‘hub’ in Lombardia, aumenterà a 45 i propri posti letto per i pazienti Covid in area medica di cui 9 di livello semintensivo. Una soglia numerica di pazienti che al momento è ancora lontana: da qualche giorno ci sono 19 malati affetti dal virus ricoverati al presidio lecchese.
Complessivamente, con l’aumento stabilito, saranno 753 i posti letto Covid negli ospedali ‘hub’ lombardi di cui 151 di livello semintensivo, 220 invece quelli degli ospedali ‘Spoke’ .
Sono invece 55 i posti di terapia intensiva attualmente attivi nei centri identificati dalla Regione (gli ospedali Niguarda, Sacco e Policlinico a Milano, Spedali Civili di Brescia, San Matteo di Pavia, Papa Giovanni di Bergamo, ospedale Asst di Monza).
Qui dovrebbero afferire i pazienti Covid gravi che necessitano di cure intensive, mentre ulteriori posti intensivi (fino a 88) saranno attivati gradualmente in base alle necessità negli altri centri ospedalieri, due posti alla volta fino ad un massimo di otto per ospedale, in un’ordine di undici strutture sanitarie stabilito dalla Regione (l’ospedale di Lecco è quarta in elenco dopo il presidio di Mantova, l’Asst ovest Milanese e l’istituto clinico Humanitas).