Molto bello. E al contempo molto irritante grazie alla straordinaria interpretazione della Williams (giustamente candidata agli Oscar 2012). Film ideale per scoprire una insolita Marilyn Monroe (dopo 50 anni dalla sua inaspettata e precoce morte), una Marilyn fragile e bisognosa d’affetto come una qualunque ragazza al mondo, con la differenza che Marilyn era la donna più bella e l’attrice più famosa al mondo.
La sceneggiatura è ben scritta, la fotografia eccellente e il cast di supporto lavora in maniera intelligente per la riuscita della grande illusione: far rivivere Marilyn. Kenneth Branagh, in particolare, fa sfoggio di una squisita autoironia nell’interpretare un artista sicuro di sé che si ritrova in una posizione insicura, a cavallo tra teatro e cinema, passato e futuro. Invece Marilyn è insicura all’eccesso, inibita dagli psicofarmaci, minata dalla solitudine, eppure lei è anche la verità di contro all’interpretazione, lo specchio anziché la maschera, la magia senza spiegazione e senza rivali della fotogenia. Alla fine del film, lo spettatore verrà preso dal forte desiderio di rivedere i film della Monroe, primo tra tutti proprio “Il principe e la ballerina” per poi passare ad altri capolavori indimenticabili.
Scheda del film.
Regia: Simon Curtis
Paese: Gran bretagna
Anno: 2011
Durata: 99′
Genere: biografico, drammatico, sentimentale
Attori: Michelle Williams, Kenneth Branagh, Julia Ormond, Eddie Redmayne, Dougray Scott, Judi Dench, Pip Torrens, Emma Watson, Geraldine Somerville, Michael Kitchen, Miransa Raison, Toby Jones
Trama. Nel 1956, fresco di studi compiuti in scuole come Eton e Oxford, Colin Clarke lavora come assistente di Sir Lawrence Olivier sul set del film Il principe e la ballerina, nel quale Marilyn Monroe – appena sposatasi con Arthur Miller – recitava al fianco del grande attore inglese. Clark racconta di quell’esperienza in un libro, tralasciando però di parlare di una specifica settimana che è invece al centro di My Week With Marilyn: una settimana in cui fu incaricato di prendersi cura dell’attrice che necessitava di un periodo di pausa per riprendersi dalle pressioni che sentiva sul set del film.
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Francesca Numerati