Nuovo ponte viario sull’Adda: il Comitato Cittadini Ponti punta il dito contro Calusco

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La petizione contro il nuovo ponte viario sull’Adda ha superato 2.400 firme

Il Comitato Cittadini Ponti di Paderno ribadisce la contrarietà all’opera: “Un nuovo ponte serve, ma più a sud”

PADERNO – “Un nuovo ponte serve, ma chiediamo che questo progetto venga abbandonato e vengano trovate soluzioni alternative, più a sud, dove, strade esistenti, a grande scorrimento ed esterne ai centri dei paesi, sono più adatte a sopportare l’impatto traffico – inquinamento con minor disagi per i cittadini”. Tornano a far sentire la propria voce i promotori del comitato Cittadini Ponti, nato qualche mese fa per raccogliere la contrarietà al progetto di realizzazione di un nuovo ponte viario a scavalco sull’Adda poco più a sud del San Michele, viadotto destinato, nelle intenzioni del proprietario Rfi, a essere riservato, dal 2030 in avanti, esclusivamente al traffico ciclopedonale.

Ponte San Michele

Artefice di una raccolta firme sulla piattaforma virtuale di Change.org che in poche settimane di vita ha superato 2.400 firme, il comitato ha diramato nelle scorse ore un comunicato in cui torna a ribadire, a chiare lettere, la contrarietà al progetto puntando il dito verso il Comune di Calusco e Regione Lombardia. Lapidarie le parole utilizzate: “La nostra convinzione è che il comune di Calusco d’Adda, in accordo con Regione, spinga fortemente per la realizzazione del ponte stradale lì posizionato, non solo per motivi legati al traffico (40 mezzi pesanti/ora da e per Com. Steel SPA attraversano il paese di Calusco oltre al normale traffico) ma, principalmente, per ottenere l’accesso dei mezzi pesanti carichi di rifiuti speciali diretti all’inceneritore ex cementificio che ora non possono percorrere le strade del paese. Questa prospettiva, inoltre provocherà un aumento dell’inquinamento dell’aria che respiriamo”.

Una presa di posizione forte che va a contrassegnare il comitato Cittadini Ponti come l’antagonista più agguerrito verso il nuovo progetto di viadotto a scavalco sull’Adda. Sono proprio gli stessi portavoce a riconoscere che, allo stato attuale della vicenda, Regione Lombardia abbia ottenuto, nel corso degli incontri tenuti negli scorsi mesi, “un sì da Parco Adda Nord” e un “nì” da parte dei comuni interessati. In merito al via libera ricevuto dall’ente sovracomunale con sede a Villa Gina il Comitato sottolinea di non conoscerne le motivazioni, aggiungendo di ritenere “che qualche dubbio poteva essere espresso anche tenendo conto della candidatura del ponte San Michele a patrimonio Unesco”. Quanto al nì dei comuni meratesi interessati, i cui sindaci hanno sì manifestato perplessità sulla realizzazione del nuovo ponte viario senza però “entrare a gamba tesa” nell’argomento, il comitato evidenzia le molteplici pressioni a cui i primi cittadini sarebbero stati sottoposti, sottolineando il loro timore “di perdere le possibili opere di “mitigazione” che sono per ora delle promesse da realizzarsi “nel tempo””.

Il Comitato Cittadini Ponte non intende mollare la presa e proprio per questo, oltre a continuare a divulgare le nostre idee, raccogliere adesioni e confrontarci con tutti, anche con chi ha posizioni diverse, ha chiesto un incontro sul tema alla presidente delle Provincia di Lecco Alessandra Hofmann ed è ora in attesa di convocazione.