Non si placa l’escalation di furti nella parte bassa del paese: un marzo da dimenticare
Il sindaco: “Situazione delicata”. Giovedì l’incontro con una ditta di vigilanza privata per capire i costi e la fattibilità del progetto
MONTEVECCHIA – Non si placa l’escalation di furti in paese, con continue incursioni dei ladri nella parte bassa del paese collinare. Il mese appena andato in archivio ha fatto registrare una media di almeno un furto (tra tentati e consumati) al giorno. Durante il vertice tenuto in Prefettura il 23 marzo alla presenza del viceprefetto vicario reggente di Lecco Laura Maria Motolese era stato evidenziato come il confronto tra i dati statistici del 2020 e del 2021 facesse emergere una diminuzione del totale dei reati commessi (da 70 a 66). Un trend però rovesciato nei primi tre mesi dell’anno, con un incremento dei reati commessi tra gennaio e marzo 2022, saliti ad 13 a 18. In particolare i furti erano passati da 7 a 15, di cui 9 nei primi venti giorni del mese di marzo (qui l’articolo).
Una situazione che, purtroppo, non è cambiata negli ultimi giorni del mese, con i ladri che sembrano aver proprio di mira Montevecchia e in particolare via del Brughè, via San Francesco e via dei Gelsi. “La situazione è delicata” ammette il sindaco Ivan Pendeggia, che in queste settimane ha promosso, insieme all’amministrazione comunale, una campagna informativa per ricordare ai cittadini l’importanza di segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine movimenti sospetti e anche i tentativi di furto.
L’ultimo episodio, risalente alla notte tra giovedì e venerdì in via delle Primule, ha destato un grande allarme visto che c’è il sospetto che le persone derubate siano state narcotizzate nel sonno. Un particolare al vaglio dei carabinieri che porterebbe a far ritenere che, ad agire, possa essere una band di ladri professionisti. “I contatti con i carabinieri sono quotidiani e hanno intensificato i controlli così come predisposto durante la riunione del comitato ordine pubblica e sicurezza” prosegue il primo cittadino.
Intanto l’amministrazione comunale sta continuando a sondare il campo per valutare la possibilità di avvalersi anche della vigilanza privata. “Abbiamo ricevuto un primo preventivo e giovedì incontrerò i referenti di questa ditta per capire bene in cosa consisterebbe il servizio da loro offerto. Vogliamo capire anche la sostenibilità dei costi, non certo indifferenti”. Quanto alla possibilità che l’amministrazione comunale possa coprire anche parte di questa spesa, Pendeggia conclude: “La volontà politica ci sarebbe, bisogna però capire la fattibilità economica”.