In aula la vicenda della vendita dell’area di proprietà del Comune di Lecco a un prezzo che il perito dell’accusa (l’architetto Salvi) giudica inferiore a quello di mercato. L’ex dirigente del settore patrimonio del Comune Pierluigi Mascetti, accusato di abuso d’atti d’ufficio, è difeso dal l’avvocato Enrico Azzoni. “Posto che non vi sia stato dolo e che la vendita era a corpo” ha affermato il legale “è evidente che comunque il terreno è stato venduto per 150mila euro, ovvero un prezzo doppio rispetto alla base d’asta. Non capisco dove stia l’abuso”.
Nel corso dell’ultima udienza, il consulente dell’accusa (sostenuta dal sostituto procuratore Paolo Del Grosso) ha spiegato come la richiesta di alienazione del terreno sia stata fatta “su un mappale in cui non risultava essere fatto il frazionamento”.
Mascetti ha ammesso “Non ci eravamo accorti che fosse già stato fatto il frazionamento. Dopo l’errore abbiamo però pensato che il Comune avrebbe potuto subire un ricorso, con costi aggiuntivi”.
Va ricordato che Palazzo Bovara si è costituito parte civile nel procedimento. La prossima udienza è stata fissata per il 3 novembre.