Restano vietate balneazione e pesca dopo lo sversamento di alcune sostanze a Lierna
Il sindaco: “Siamo sempre alla ricerca di chi ha compiuto questo disastro, e faremo di tutto per prenderlo. Se qualcuno ha visto o è a conoscenza di qualcosa parli”
LIERNA – Non ha ancora un nome e un volto la persona che domenica scorsa ha gettato liquidi ignoti nella roggia che sfocia in prossimità del pontile della Navigazione a Lierna, contaminando le acque del lago.
“Siamo sempre alla ricerca di chi ha compiuto questo disastro – spiega il sindaco Silvano Stefanoni – e cercheremo di prenderlo a qualunque costo. Mi appello anche ai cittadini: se qualcuno dovesse aver visto qualcosa, non esiti a parlare”. Gli sversamenti hanno indotto l’Amministrazione a prendere seri provvedimenti, interdicendo la balneazione e la pesca nell’area del Lungolago Castiglioni fino a nuovo ordine.
Intanto bisognerà pazientare ancora per scoprire i risultati delle analisi effettuate da ARPA, agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, sui liquidi riversati. Finché la situazione non sarà sotto controllo, il divieto istituito rimarrà in vigore.
Non è ancora calcolabile il danno ambientale che l’azione ha provocato: la chiazza oleosa è infatti arrivata fino alle gallerie di Grumo avvicinandosi pericolosamente a Mandello, nonostante l’intervento tempestivo degli enti preposti, giunti in loco via lago a causa di una frana avvenuta tra sabato e domenica scorsa in superstrada ad Abbadia, che ha impedito gli spostamenti su strada per svariate ore.
Oltre ad ARPA, hanno operato anche ATS, Vigili del Fuoco e IDROLARIO, occupandosi di proteggere l’ecosistema con frappe assorbenti per tamponare ulteriori sversamenti in acqua, e delle operazioni di pompaggio a monte in prossimità del ponticello di via della Libertà, prima dell’incrocio con via Manzoni, luogo di scarico dei solventi.
Se l’autore di questo gesto rimane per il momento ignoto, di certo c’è che il fenomeno rischia di provocare a Lierna un doppio danno: il più grave senz’altro quello ambientale, di cui si conoscerà ben presto l’entità, e un ulteriore a livello turistico, considerando che l’episodio si è verificato proprio durante il ponte di Ferragosto, e che la stagione balneare è tutt’altro che finita, anche se ad avere la precedenza rimane come sempre l’incolumità delle persone.