Il divieto imposto dal Comune per motivi igienico-sanitari
Esclusi dall’ordinanza i soggetti autorizzati. L’assessore: “Questione di igiene ma anche decoro”
LECCO – Da mercoledì è vietato sul territorio di Lecco somministrare qualunque tipo di alimento costituito da mangime, granaglie, scarti e avanzi alimentari di ogni tipo, a tutte le specie di animali selvatici e randagi sull’intero territorio comunale di Lecco: lo dice l’ordinanza emessa dal Comune del capoluogo.
Il divieto riguarda dunque gatti randagi, cani gabbiani, cigni, piccioni, anatre e anche le nutrie, ultime arrivate nell’ecosistema lago ma già ben ambientate e diffuse.
“Un provvedimento che abbiamo ritenuto necessario adottare – spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecco Renata Zuffi – anche per ragioni di tipo igienico-sanitario, oltre che di decoro urbano, motivo per il quale è fondamentale conoscere il divieto e metterlo in atto, per la salute di tutti”.
Dal divieto sono escluse le persone con specifiche autorizzazioni a fini sanitari o scientifici.