Nel 2019 aveva compiuto l’impresa di raggiungere la Sicilia a bordo della sua carrozzina elettrica
Il ricordo degli amici di Rotellando verso sud: “Oggi, in camicia hawaiana e cappellino di paglia, con il sorriso ci saluti partendo per questo ultimo tuo viaggio”
LA VALLETTA – Il suo viaggio da Nord a Sud percorrendo tutto lo Stivale a bordo di una carrozzina elettrica era diventato una leggenda, rendendo manifesto il fatto che anche con certe disabilità si può viaggiare e vivere una vita normale. Si è spento nel sonno Bruno Rupp, per tutti Paolo, 72 anni, carattere forte e audace, mente brillante e aperta, capace di grandi sogni e altrettanto importanti progetti.
Nel 2019, l’idea che lo aveva reso celebre in tutta Italia: percorrere sulla sua carrozzina elettrica, opportunamente attrezzata grazie ai ragazzi del suo staff, i 1.200 chilometri che separano la sua casa a Bagaggera, frazione di La Valletta Brianza, a Catania. Un’impresa in 50 tappe, attraversando ben sette regioni, in cui Paolo aveva avuto modo di raccontarsi e raccontare la propria disabilità, mostrando come la volontà possa spostare davvero le montagne. Al suo fianco, Mauro Giussani che per seguire il “folle” viaggio, aveva addirittura lasciato il posto fisso in Comune, “guadagnando” un’esperienza unica e preziosa.
Costretto alla carrozzina dal 2011, a seguito dell’amputazione di entrambe le gambe dovuta al diabete, Paolo, vedovo da alcuni anni aveva iniziato ad accarezzare questo sogno durante una cena con degli amici che accoglieva nella sua ex falegnameria nel cuore del Parco del Curone dove abita da ormai 35 anni. “Mi piace circondarmi di ragazzi perché mi danno energia e carica – ci aveva raccontato prima di partire – . E proprio con loro che questa bizzarra idea è diventata realtà”.
Il viaggio era stato un successo, conquistando, tappa dopo tappa, il cuore degli italiani fino all’arrivo in Sicilia. Combattivo e mai domo, Rupp aveva programmato un altro viaggio proprio in queste settimane, questa volta in auto, solo con il cane, con meta sempre il Sud. Ma purtroppo l’esperienza era terminata in anticipo a causa delle condizioni di salute. “Purtroppo la malattia avanza e mi ha rovinato la vista per cui mi diventa impossibile guidare” aveva scritto lui stesso, il 18 settembre, sulla pagina Fb di Rotellando verso Sud.
La stessa pagina dove stanotte gli amici hanno pubblicato un messaggio dolce e struggente di cordoglio: “Ciao Paolo. Oggi, in camicia hawaiana e cappellino di paglia, con il sorriso ci saluti partendo per questo ultimo tuo viaggio. Siamo sicuri che anche in questa avventura sarai sagace e coraggioso, pungente e guerriero come ti abbiamo sempre conosciuto. E soprattutto Libero. Ti auguriamo pace e meraviglia eterna usando proprio le tue parole: “Non mi sono accadute che cose inaspettate, molto sarebbe potuto essere diverso, se fossi stato diverso. Ma tutto è stato come doveva essere, perché tutto è avvenuto in quanto io sono come sono”. Ciao Paolo, e grazie. Riposa in Pace, ti vogliamo bene. Buona strada”.