Futuro dell’automotive, Guidesi: “Bene obiettivi ambientali, ma perché solo elettrico?”

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L’assessore regionale ha fatto il punto con consorzio Doc Ricambi Originali e AsConAuto

“La scelta dell’Europa non ha senso. La nostra battaglia riguarda la neutralità tecnologica”

LECCO – “Il futuro e le sfide della filiera automotive”, questo il tema dell’incontro organizzato nel pomeriggio di ieri, 30 novembre, dal consorzio Doc Ricambi Originali (che annovera circa 80 imprenditori dealer auto) e dall’Associazione Consorzi Concessionari Autoveicoli (AsConAuto).

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Guido Guidesi

Ospite dell’incontro l’assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi che ha dialogato con il presidente del consorzio Lorenzo Cogliati sul futuro della filiera legata all’automobile rispetto alle scelte europee in tema di mobilità sostenibile e dell’abbandono del motore termico in favore dell’elettrico.

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Angelo Belgeri

A portare i propri saluti a nome di Confcommercio Lecco (che ha ospitato l’incontro) Angelo Belgeri, mentre il dibattito è stato aperto dagli interventi istituzionali del consigliere regionale lecchese Mauro Piazza, del vice presidente della provincia di Lecco Mattia Micheli e del presidente delle concessionarie della provincia di Lecco Alberto Negri.

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Mauro Piazza

A moderare l’incontro Giancarlo Ferrario, giornalista del gruppo Netweek, che è entrato nel vivo della questione: la transizione ecologica, come è stata voluta dall’Europa, rischia di impattare in maniera determinante sulle regioni la cui economia è basata sulla filiera delle auto. L’idea di Regione Lombardia, portata avanti dall’assessore Guidesi, è quella di proporre una transizione più giusta ed equa per ridurre al minimo gli effetti dirompenti sull’occupazione e sulla riqualificazione dell’industria automobilistica europea. Un lavoro che è culminato con un manifesto sottoscritto non solo da Regione Lombardia ma che ha ricevuto consensi anche a livello italiano ed europeo.

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Lorenzo Cogliati

“Oggi il 10% del PIL europeo dipende dall’automobile e l’Europa non solo decide che quella roba lì non interessa più ma decide anche che ci pensa qualcun’altro. E’ una pazzia perché non ha un senso in primis dal punto di vista economico. Quale è la strategia? Quale è la spiegazione? – ha detto Guidesi -. Chiariamo subito che noi non diciamo no all’elettrico. La nostra domanda è: perché solo l’elettrico? Siamo d’accordo con gli obbiettivi ambientali ma pensiamo che possano essere raggiunti anche attraverso altre tecnologie, attraverso la produzione di carburanti ecocompatibili”.

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Alberto Negri

Guidesi vuole evitare un impatto devastante sull’economia legata alle auto: “E’ una scelta puramente ideologica, mentre è necessario affrontare la questione in modo più realistico – ha continuato Guidesi – Oltre all’elettrico ci possono essere altre possibilità, è questo che crediamo noi. La nostra battaglia riguarda la neutralità tecnologica: bene gli obiettivi ambientali ma perché bisogna imporre un’unica via per raggiungerli? E’ un’omologazione che ci limita, ci vincola e ci blocca. Rischiamo di veder cancellati l’ingegno e la capacità di innovazione tipici dell’industria Lombarda”.

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La discussione è proseguita gli interventi degli operatori del settore che hanno mostrato tutte le loro preoccupazioni per un futuro che, secondo queste regole, si fa davvero incerto.