LECCO – Regione Lombardia ha finalmente una legge che stabilisce una specifica priorità per promuovere politiche di sostegno per l’assistenza dei soggetti un tempo esposti all’amianto e oggi colpiti da malattie correlate.
Il provvedimento, approvato in Consiglio regionale, con 61 voti a favore, va a modificare e integrare la legge 17/2003 relativa al risanamento dell’ambiente, alla bonifica e allo smaltimento dell’amianto.
La nuova legge approvata, oltre a promuovere politiche di sostegno per migliorare l’assistenza ai soggetti esposti all’amianto e colpiti da malattie, anche attraverso specifici studi epidemiologici e mirati percorsi di sorveglianza sanitaria, contribuisce anche a migliorare la formazione e l’aggiornamento degli operatori delle Asl, dell’Arpa e delle imprese che si occupano di attività di bonifica e di smaltimento dell’amianto.
“Questa legge è stata fortemente voluta da noi come Gruppo del Pd – fa sapere Carlo Spreafico, consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale – il problema della gestione dell’amianto è attuale e decisamente complesso e il censimento delle strutture è in continua evoluzione, in particolare le coperture di eternit, tanto che la stima della presenza di amianto sul territorio è arrivata già a 3 milioni di metri cubi ed è in crescita” .
Tutto questo richiede una riflessione sulla necessità di impianti di smaltimento idonei in sicurezza, senza dimenticare i soggetti ex esposti, per i quali è prevista l’istituzione di un apposito fondo per le politiche di sostegno per l’assistenza.
A Lecco, dal 2000 al 2010, sono stati riscontrati quasi 100 casi di soggetti colpiti da mesotelioma, ovvero il 3,3% del totale dei 2.790 casi registrati in Regione Lombardia secondo il Registro Mesoteliomi Lombardia (Rapporto 2010).
Al fine di ottimizzare l’assistenza ai pazienti, la Regione dovrà quindi individuare le aree di maggiore criticità nelle quali è accertata una incidenza di mortalità per le malattie causate dall’esposizione all’amianto e concentrare su queste particolare attenzione e maggiori risorse.
Le modifiche approvate oggi in Consiglio regionale hanno inoltre l’obiettivo di favorire e incentivare economicamente la sostituzione di manufatti contenenti amianto con sistemi ecologici o con coperture fotovoltaiche. La legge ridefinisce infine con chiarezza le procedure per lo smaltimento dell’amianto, determinando con precisione i compiti dei cittadini e le funzioni di controllo spettanti ai Comuni e alle Asl.
Via libera all’unanimità anche ad un emendamento del relatore Claudio Bottari di Lega Nord che impegna la Giunta regionale a prevedere, attraverso i propri strumenti di pianificazione e programmazione, quote di rifiuti contenente amianto provenienti dal territorio regionale da smaltire in impianti lombardi, assicurando alla legge per il 2012 una copertura finanziaria pari a 1 milione di euro.
“Non posso che esprimere piena soddisfazione –ha affermato Bottari – per la pressoché totale approvazione riscontrata oggi su questa legge, che si propone di migliorare l’attuale normativa regionale sulla gestione dell’amianto e gli aspetti sanitari inerenti. Si tratta di un testo che è il risultato di un lungo lavoro che darà certamente buoni frutti”.
L’Italia dei Valori, che si è astenuta dal voto, ha motivato il suo gesto sottolineando che sono necessarie maggiori certezze sull’entità della copertura finanziaria, attualmente giudicata insufficiente; chiede, in particolar modo, che possano essere garantiti stanziamenti continuativi e adeguati a favore dei Comuni per incentivare le operazioni di bonifica e di smaltimento e che siano effettuati controlli puntuali sulle misure di sicurezza attuate durante il trasporto dell’amianto prelevato dai siti inquinati.