Soccorso Alpino. Beltrami: “Tutto regolare, nessun problema con la Gdf”

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Gian Attilio Beltrami

LECCO – La Guardia di Finanza ha fatto visita nella sede del Soccorso Alpino di Pescate. Prelevati insieme ad alcuni faldoni anche dei Pc. Due le ipotesi che si fanno sul motivo per cui le Fiamme Gialle si sono mosse: o è stato depositato un esposto in Procura oppure è arrivata direttamente alla Finanza una denuncia, ma l’ipotesi più accreditata sembra essere la prima.

“Non è stata una sorpresa il blitz della Finanza, ce lo aspettavamo – commenta senza scomporsi il responsabile della IXX Delegazione Lariana Gianni Beltrami (nella foto) – a seguito delle polemiche che ci sono state davamo per scontato che sarebbero potute arrivare visite di questo tipo, quindi la cosa non ci ha sorpreso e non ci sono probemi di alcun tipo perchè è tutto regolare”.

Per cercare di fare chiarezza sul caso e dare un senso alle parole di Beltrami è necessario fare un passo indietro, arrivando almeno al marzo scorso quando 8 volontari del Soccorso hanno rassegnato le proprie dimissioni. Riccardo Riva, Christian Meretto, Valerio Corti, Marco Madama, Vasco Lanfranconi, Giulio Rompani, Mario Barelli e Marco Clozza con una missiva avevano evidenziato tra le tante cose: “il perdurare di continue prevaricazioni di regole statutarie, leggi sul volontariato e nuove convenzioni da parte della ‘catena di comando’” facendo i nomi di Piergiorgio Baldracco (presidente nazionale), Danilo Barbisetti (responsabile regionale) e appunto Giannattilio Beltrami.

C’è chi sospetta che sia stati loro a far scattare il blitz, anche se dalle informazioni che abbiamo potuto raccogliere,nonostante i pregressi ci sono delle secche smentite. A tal proposito Beltrami dichiara: “Non sappiamo ancora nulla su chi possa aver compiuto un azione simile, ma è evidente che ci sono alcune persone che non vogliono bene al Soccorso…”.

Va da sè che a distanza di qualche mese dai bisticci interni ecco il sopraggiungere della Finanza che dopo essere passata dalla sede del Soccorso Alpino ha acceso i riflettori sulla società Soccorso Lombardia Service srl azienda presieduta da Danilo Barbisetti, amministratore unico nonchè presidente del Cnsas Lombardia, creata ai tempi della presidenza del compianto Daniele Chiappa.

A spiegare il motivo che ha portato il Soccorso a far nascere una Srl nella quale confluiscono parte dei finanziamenti che la Regione dà al Soccorso Alpino è lo stesso Beltrami: “E’ nata per ovviare a un problema, ovvero quello di regolarizzare il pagamento degli elisoccorritori. Essendo richiesta la loro presenza e disponibilità giornaliera è evidente che non possono farlo per puro volontariato e quindi senza essere pagati nel rispetto dlla legge vigente. E allora si doveva trovare una formula che consentisse questo pagamento in modo del tutto regolaree. Così è stata creata questa Srl. E’ chiaro che ad alcuni la soluzione non è mai piaciuta fino ad arrivare a oggi”.

E proprio in queste ore, è giunta la notizia che la Srl è stata messsa in liquidazione. “Sia ben chiaro – tiene a precisare Beltrami – che questa decisione è stata presa prima dei controlli della Finanza. Infatti, il suo smantellamento è stato deciso in seguito a uno studio che abbiamo commissionato all’Associazione Biagi, la quale ci ha informati che essendo quello dell’elisoccorritore una mansione talmente particolare e specializzata, costante, programmata e non saltuaria, che può essere pagata direttamente dal Soccorso. E così, siccome mantenere una Srl ha dei costi elevati, abbiamo deciso di chiudere la società”.

Società che pagava anche gli istruttori “impeganti – come ha spiegato lo stesso Beltrami – in un ciclo di addestrammento continuo per tenere aggiornati i tecnici ma anche il personale sanitario del 118 presente sull’elisoccorso. E quest’altra attività molto qualificata non può a sua volta essere svolta a livello di volontariato”.

Ora non resta che attendere il risultato delle indagini delle Fiamme Gialle, intanto il presidente lombardo Barbisetti in una nota stampa diramata ieri fa sapere: “”Il Soccorso alpino lombardo ha sempre presentato i bilanci all’assessorato alla Sanità della Regione, che li ha sempre approvati. Ogni singola voce è stata documentata, come avrà modo di verificare la Guardia di Finanza. Le fatture emesse dalla società sono il mero costo dell’attività di elisoccorso e della attività dei formatori. La società non ha mai distribuito utili, i membri del Cda non hanno mai ricevuto un emolumento, né un rimborso spese e i bilanci sono sempre stati a disposizione dei soci”.