Terminati gli ingenti lavori del primo lotto, si comincia a pensare al modello gestionale
“Il teatro è la priorità di questa città per la sua capacità di trascinare bellezza, giovani, investimenti e futuro”
LECCO – “Per restare nel tema delle metafore teatrali oggi ci troviamo nell’intervallo tra 1° e 2° tempo. Si sono conclusi i lavori del primo lotto, a breve partiranno quelli del secondo lotto, ma questo momento di intervallo servirà per capire cosa sarà il teatro per la città e vogliamo viverlo nella maniera più logica e partecipata possibile”.
Chiuso ormai da marzo 2017, il Teatro della Società di Lecco tornerà presto a splendere dopo gli ingenti lavori di sistemazione. Nella mattinata di oggi, 19 aprile, a Palazzo delle Paure il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e l’assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi hanno presentato lo stato di fatto dei lavori e, in anteprima, il progetto del secondo lotto.
“Stasera, come è giusto che sia, faremo un sopralluogo con tutti i consiglieri comunali perché si possano rendere conto di cosa sono stati i lavori di questo primo lotto – ha detto il sindaco Gattinoni -. Per la fase 2 abbiamo messo oltre 3 milioni di euro e questo dimostra come il teatro è la priorità di questa città per la sua capacità di trascinare bellezza, giovani, investimenti e futuro. Mettere insieme una struttura del genere e darle un contenuto esige il coinvolgimento di tutta la città nelle modalità che, nelle prossime settimane, andremo a costruire assieme. E’ un processo che saprà concentrare in questo teatro una grande energia anche da parte delle nuove generazioni”.
“Dopo l’inaugurazione del teatro ci sarà un terzo tempo che sarà la vita del teatro – ha concluso il sindaco -. Una stagione teatrale comportava un impegno del comune di circa 400.000 euro all’anno. Il modello gestionale da qui in poi sarà il vero tema sul tavolo. Il tema della proposta culturale alla città, che va al di là della scatola meravigliosa del teatro, necessita oltre che del contributo del comune anche del contributo di privati e di tutta la città. Con i suoi 450 posti il nostro è un teatro piccolo, il che ci impone di trovare il giusto modello di sostenibilità economica e siamo ben disponibili ad accogliere il contributo da parte di privati”.
I lavori del 1° lotto
L’assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi, insieme a Matteo Sintini del Ministero della Cultura/Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, al progettista Nicola Berlucchi dello Studio Berlucchi e alla restauratrice Antonella Vitiello, ha presentato gli importanti lavori del primo lotto.
“Il Teatro della Società, che l’anno prossimo compie 180 anni, è per la nostra città un patrimonio davvero molto importante – ha detto l’assessore Sacchi -. Due le varianti che sono entrate in campo in questa prima fase: in primis la bonifica totale dell’amianto che ha comportato un lunghissimo lavoro (oltre a una scelta coraggiosa) d’intervento sul dipinto del Sora con l’esito positivo che tutti conosciamo. Amianto che è poi stato trovato anche in altre parti del teatro, ma come amministrazione abbiamo deciso di eliminarlo ovunque per poter riaprire il teatro in totale sicurezza. L’altra variante riguarda l’introduzione di un impianto di raffrescamento che permetterà di utilizzare il teatro tutto l’anno, anche nei mesi più caldi”.
Accanto al dato “negativo” dell’amianto, recentemente si è fatta una scoperta decisamente migliore: grazie a indagini stratigrafiche sotto l’intonaco sono emersi elementi decorativi e affreschi nel foyer e nel ridotto: “Una scoperta molto importante che ci rivela come poteva essere il teatro nell’800. Grazie a un investimento di circa 6 milioni di euro tra primo e secondo lotto oggi possiamo ridare a tutta la città un teatro sicuro e più pregevole. Ringrazio i tecnici del comune e tutto il gruppo che ha collaborato nell’esecuzione di questi lavori”.
Come sarà il Teatro della Società
“Non verrà riportato il teatro alla sua originalità – ha spiegato Matteo Sintini del Ministero della Cultura/Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – ma mostrerà le sue stratificazioni storiche partendo proprio da quello che ci è stato restituito durante i lavori di restauro. Internamente il teatro era stato come ricoperto da una patina, sotto non sapevamo cosa ci fosse, ma le indagini ci hanno spinto verso un vero e proprio lavoro di restauro. Abbiamo trovato aspetti originali leggibili solamente in parte ed è proprio su questi aspetti più estetici che si lavorerà nel prossimo lotto”.
Il progettista Nicola Berlucchi dello Studio Berlucchi è entrato nel merito dei prossimi lavori che porteranno poi alla riapertura: “L’aspetto più complicato è stato inserire impianti moderni in un edificio dell’Ottocento, l’altro nodo era riuscire a dare una polifunzionalità a una struttura nata esclusivamente per il teatro. A oggi gli impianti sono tutti funzionanti e a norma, ora ci si potrà concentrare sulle finiture e sui dettagli dei restauri. Saranno lavori in sintonia e nel rispetto dell’edificio nel suo insieme. Non andremo a introdurre elementi iper-contemporanei per creare un ‘effetto wow’, ma sarà un progetto che durerà nel tempo dove gli elementi dei diversi periodi del teatro potranno coesistere in armonia”.
Si lavorerà sui colori e sui materiali dei rivestimenti anche per migliorare l’acustica del teatro, i bagni saranno completamente rifatti così come la biglietteria e il guardaroba, quest’ultimo avrà accesso diretto al bar che potrà disporre di un dehors in ferro e vetro, anche le lampade storiche verranno ricablate per diventare a led. Gli aspetti storici riportati alla luce saranno mantenuti e saranno affiancati a dettagli più moderni nelle “parti di servizio”. Sarà dato maggior pregio ai saloni che potranno essere poi utilizzati per eventi di vario tipo come mostre o incontri. Altri aspetti su cui ci si concentrerà nei prossimi mesi saranno la parte esterna delle facciate, il sipario e la macchina scenica.
A fine 2024 la riapertura del teatro
L’inaugurazione del Teatro della Società fu il 23 ottobre 1844 con la messa in scena dell’Anna Bolena di Gaetano Donizetti: “L’obiettivo che ci siamo dati è quello di poterlo riaprire alla città nel 2024 in occasione dell’anniversario dei 180 anni, probabilmente verso la fine dell’anno – ha concluso l’assessore Sacchi -. Sappiamo che mancano solo le finiture ma il cronoprogramma è sempre agganciato al progetto esecutivo. Posto che non dovremmo trovare ulteriori sorprese in questa seconda fase, quando avremo il progetto esecutivo allora potremo sapere con più sicurezza la data d’inaugurazione”.
IL RIEPILOGO DEI LAVORI DEL 1° E 2° LOTTO
LA PRESENTAZIONE CON ALCUNI PARTICOLARI DEI LAVORI DEL PRIMO LOTTO
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