‘Itinerari della memoria’ in ricordo di chi ha lottato per la libertà
A curare le due passeggiate lungo paese e frazioni l’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello
MANDELLO – Affissi su muri, in luoghi centrali di Mandello, accanto a monumenti, lungo i sentieri, rivelano un racconto che sa di resistenza, sofferenza, morte. E libertà. Sono targhe, pannelli e scritti racchiusi negli ‘Itinerari della Memoria’, due percorsi che attraversano il paese e le frazioni, capaci di riportare alla mente gli anni della Resistenza e della lotta partigiana contro il nazi-fascismo, rendendoli prepotentemente vividi.
Oggi è il momento ideale per percorrerli, essendo cammini situati su tratti urbani o su strade e mulattiere che svelano alcuni retroscena di un’opposizione cominciata l’8 settembre 1943, giorno dell’Armistizio, e terminata il 25 aprile 1945, giorno della Liberazione.
Il primo itinerario, denominato ‘Resistenza 1’ e segnalato in rosso, tocca il muro esterno del cimitero e suo interno, le ex scuole di Molina (ora sala civica) in via Dante Alighieri, la località ‘La Maiola’ in via Aldo Moro, la Moto Guzzi e il cortile interno del Comune. Il secondo itinerario (‘Resistenza 2’, in verde), si disloca dal centro di Molina alle frazioni di Rongio e Somana, passando sulla mulattiera per Rongio in località ‘Neri’, Piazza S. Antonio a Rongio, Sonvico-via per Era e Piazza Mons. Gaddi a Somana, interno del cimitero di Somana. Entrambi si collegano alla guida ‘Partigiani sulle Grigne’.
Protagonisti degli itinerari e della Resistenza uomini valorosi, caduti per dare a Mandello e all’Italia una nuova pace, pagandola con la propria vita. Come è successo a Davide Gaddi, Adamo Gaddi e Battista Morganti in località Maiola, rimasti uccisi dallo scoppio di una bomba a orologeria. Ma anche a Giovanni Poletti, prima torturato nell’attuale sala civica di Molina e poi giustiziato dai fascisti fuori dal cimitero. E suo cugino, Giuseppe Poletti, colpito a morte mentre cercava di sfuggire ai soldati tedeschi sulla mulattiera che porta a Rongio. Così come tutti gli altri caduti della Resistenza mandellese, uniti nella rappresentazione di un partigiano morente con il capo reclinato, mentre alza verso il cielo la fiaccola della libertà.
Teatro di queste memorie anche le montagne, contesto di rifugio per i partigiani che avevano in Gardata, nel Rifugio Elisa e in altre località i loro punti d’appoggio. A transitare sul sentiero che da Somana conduce a Era, dove era distaccato il battaglione Moncodeno della brigata ‘Cacciatori delle Grigne’, poi divenuta ’89° Brigata Poletti’, informazioni e viveri, ma anche nazifascisti che con i loro rastrellamenti hanno bruciato caselli e rifugi nelle Grigne per cercare di porre fine a questa lotta estenuante.
Accadimenti legati alla Resistenza coinvolsero in maniera attiva anche la Moto Guzzi: nella rinomata fabbrica motociclistica si susseguirono sabotaggi, nascondimenti, missioni. Divenne anche un punto di riferimento importante durante l’insurrezione. Sulla parte esterna della sala consiliare invece, a essere ricordati anche i mandellesi fatti prigionieri dopo l’Armistizio, condotti in lager e campi di concentramento in Germania.
Luoghi, persone e fatti si intrecciano, dando vita a storie che hanno segnato e continuano a segnare l’identità di Mandello. Frammenti di memorie unite in itinerari, frutto di una collaborazione attiva tra enti, associazioni e privati cittadini, avviata su iniziativa della prof. Simonetta Carizzoni, presidente dell’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello, e che continua ad arricchirsi di nuovi luoghi, persone e fatti da ricordare, in nome di una libertà che non si dovrebbe mai dare per scontata. Anche solo la possibilità di addentrarsi negli ‘Itinerari della memoria’, significa non averla persa.
Un passato che si rinnova per il futuro
In occasione delle celebrazioni di oggi, l’Archivio Comunale Memoria Locale metterà a disposizione, per chi volesse acquistarle, le nuove guide turistico-storico-didattiche ‘Itinerari della Memoria dal 1800 al 1900’. Si tratta di una raccolta di tutti i materiali (documenti, fotografie, informazioni, testimonianze) riguardanti Mandello dal Risorgimento alla Liberazione. Con le mappe e le indicazioni inserite sarà possibile a cittadini, turisti e studenti seguire in autonomia i percorsi già attrezzati negli anni.
Aggiunte anche in vista della Festa della Liberazione nuove targhe alla Maiola, in località Neri e al cimitero di Somana, arricchite di ulteriori informazioni. Risegnalato a breve e con nuove frecce, già predisposte, tutto il percorso dei due itinerari della resistenza a Mandello e nelle frazioni.
Aggiunte anche tre nuove targhe del percorso ‘Itinerari della Memoria-Partigiani sulle Grigne’: alla Chiesetta dell’Alpe d’Era, a Santa Maria e alla Grotta Ferrera (o dell’Acqua Bianca); ognuna, oltre a ricordare gli episodi della Resistenza avvenuti in quelle località, riporta anche i percorsi degli itinerari, già esistenti, in cui si vanno ad inserire. Altre targhe sono in preparazione per la Bocchetta di Calivazzo, il Sileggio e per il Bivacco dell’ 89° Brigata Poletti.
Nelle intenzioni dell’Archivio vi è anche la creazione di un sito appositamente dedicato agli itinerari della memoria che non riguardi solo Mandello ma, coinvolgendo anche l’Anpi e altri Enti e Comuni del territorio, promuova questo particolare tipo di turismo su tutta la sponda orientale del lago. Gli itinerari sono già inseriti nel Sistema museale della Provincia di Lecco.
Maggior informazioni su: https://archiviomandello.it/index.php/it/.