Martedì un convegno su autismo e lavoro dedicato alle imprese del territorio
Il direttore della Neuropsichiatria di Asst Lecco: “I ragazzi con disturbo dello spettro autistico hanno competenze da valorizzare”
LECCO – Un convegno per le imprese dedicato all’inserimento delle persone con disturbi dello spettro autistico nel mondo del lavoro. L’iniziativa, voluto da Asst Lecco con il supporto e contributo delle associazioni di categoria (Confcommercio, Confindustria, Confartigianato, Api, Ance) e Provincia di Lecco, si terrà domani, martedì 16 maggio, presso la sede di Confcommercio Lecco.
L’evento sarà moderato dal Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze di Asst Lecco Dott. Ottaviano Martinelli e vedrà la partecipazione di diversi relatori, esponenti delle associazioni datoriali, del mondo sanitario e istituzionale del territorio che interverranno a vario titolo sul tema, delicato ed attuale, dell’inserimento di persone con disturbi dello spettro autistico nel mondo del lavoro.
Riva (Confcommercio): “Importante occasione di approfondire un tema attuale”
“Autismo e lavoro, diversamente competenti” il titolo del convegno che prenderà il via alle 16.30. “Si tratta di un’occasione importante – ha detto il Direttore di Confcommercio Lecco Alberto Riva durante la presentazione dell’iniziativa, lunedì mattina – siamo molto soddisfatti dell’adesione compatta da parte delle diverse realtà coinvolte in questo progetto. Come noto, la Legge 68 prevede l’obbligo di assunzione di un lavoratore iscritto alle liste di collocamento mirato per le aziende che abbiano almeno 15 dipendenti. Il collocamento mirato per diversamente abili dispone che ai lavoratori siano attribuite mansioni compatibili con il proprio gradi di disabilità e in questo convegno ci occuperemo di approfondire il coinvolgimento nel mondo del lavoro dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico, competenze da valorizzare. Ringrazio ancora tutte le realtà che interverranno”.
Autismo ad alto funzionamento
Il convegno, come spiegato dal dottor Martinelli, vuole essere innanzitutto “un’iniziativa di sensibilizzazione di tutte le realtà produttive del territorio lecchese”: “Il nostro dipartimento segue diversi pazienti con disturbi autistici che crescono e quando l’esperienza scolastica finisce c’è un delicato passaggio che dobbiamo accompagnare, facendo il più possibile rete tra sanità, istituzioni e imprese. Si tratta di un obiettivo ambizioso ma che, insieme, stiamo portando avanti. I disturbi dello spettro autistico, che definiamo come condizione per cui le persone hanno difficoltà a stabilire relazioni sociali normali, usano il linguaggio in modo anomalo o non parlano affatto e presentano comportamenti limitati e ripetitivi, comprendono un ampio ventaglio e tra queste situazioni ci sono quelle che definiamo ‘ad alto funzionamento’: si tratta di un mondo poco conosciuto e umanamente molto interessante. Solitamente – ha spiegato Martinelli – gli autistici ad alto funzionamento hanno competenze molto alte, per quanto selettive, per questo il loro inserimento nel mondo del lavoro può portare ad un valore aggiunto. Che si tratti di questo tipo di autismo o un altro, comunque, il progetto ha un obiettivo, favorire percorsi di inserimento ed integrazione nella vita sociale, di cui il lavoro è colonna portante”.
Più diagnosi, più casi di disturbo dello spettro autistico
Negli ultimi anni, come fatto sapere da Martinelli, i casi di disturbi dello spettro autistico sono sensibilmente aumentati: nel 2022 il dipartimento di Neuropsichiatria Infantile di Lecco ha visto 288 pazienti e per 78 di loro è stato diagnosticato questo tipo di disturbo. “L’aumento dei numeri – ha precisato il medico – è diretta conseguenza delle diagnosi sempre più precise e precoci. Non si parla più solo di autismo ma di ‘spettro’ autistico, che comprende diversi altri casi che probabilmente un tempo non sarebbero rientrati nella diagnosi. Oggi abbiamo una maggiore sensibilità diagnostica, test più precisi e una maggiore capacità di differenziare le diagnosi. Certamente – ha concluso – l’aumento di questi numeri impone una riflessione più profonda non solo da un punto di vista clinico ma anche sociale, ed è per questo che abbiamo intrapreso progetti mirati all’accompagnamento del paziente ‘cresciuto’, principalmente di età compresa tra i 16 e i 20 anni, per aiutarlo ad inserirsi nella vita sociale e nella comunità”.
Gli interventi al convegno
Durante il convegno sono previsti gli interventi della dottoressa Grazia Giana, Neuropsichiatra Infantile Asst Lecco, che approfondirà il tema dei disturbi dello spettro autistico, della dottoressa Stefania Palma, responsabile Formazione Confindustria Lecco e Sondrio con la testimonianza dell’azienda Bioreel e della dottoressa Arianna Ravo, Educatrice Professionale Asst Lecco. Chiuderà il convegno l’intervento del consigliere provinciale delegato all’Istruzione, Formazione professionale e Centri per l’impiego Carlo Malugani e della Dirigente della Direzione Organizzativa VI. Centri per l’impiego Servizio Collocamento Disabili e Fasce Deboli dottoressa Cristina Pagano.
Asst Lecco: “Le realtà produttive del territorio hanno dimostrato di saper fare impresa sociale”
Sono una trentina le imprese che interverranno all’iniziativa: “Esprimo grande soddisfazione per questo risultato – ha commentato il Direttore Socio Sanitario di Asst Lecco Enrico Frisone, presente alla conferenza stampa con il Direttore Generale Paolo Favini – siamo fieri e felici di vedere come questo percorso stia dando le risposte auspicate. Fino a non molti anni fa in caso di disturbi autistici si faceva fatica a vedere oltre la cura, oggi invece si interviene sempre più per far sì che questi ragazzi abbiano la possibilità di entrare nel mondo del lavoro, grazie alla collaborazione del mondo delle imprese e del commercio, sempre molto attento”. “Credo che l’inserimento di queste persone nel mondo del lavoro non sia fondamentale solo per le grandi imprese ma anche per le piccole realtà – ha aggiunto Favini – vorrei quindi dire grazie perché in questo modo permettete un inserimento anche sociale: le nostre imprese fanno anche impresa sociale”.