J. Cala a LC Notizie: “Bugiardi come Pinocchio, la verità..”

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Joseph Cala nella sede della Calcio Lecco

LECCO – A quasi un passo dalla conclusione della trattativa sulla proprietà della Calcio Lecco, Joseph Cala, attuale amministratore unico della società, si toglie qualche sassolino dalle scarpe raccontando la sua verità, dando dei pinocchi ai redattori di Lecco Notizie e più in generale dei codardi ai giornalisti lecchesi, perché è “sempre semplice attaccare il debole”. Una lettera che pubblichiamo nella sua interezza ed alla quale seguirà presto una risposta.

“Dear Direttore:

Avete scritto delle bugie che solo Pinocchio era capace ha scriverle.

Nel frattempo per quanto concerne le questioni tecniche: venerdì i giocatori, convocati per le ore 17, non hanno svolto la seduta di allenamento, annullata per la grande incertezza a livello societario. Ancora una volta, sono state chiamate le forze dell’ordine allo stadio, dove si erano riuniti in modo del tutto pacifico alcuni tifosi. Non essendoci motivi per intervenire, Polizia e Carabinieri hanno lasciato la zona. Intanto si cerca un direttore sportivo in grado di allestire una squadra in una settimana. Alcuni ex della passata stagione sarebbero pronti a tornare (per esempio, Civilleri e D’Amico). Grande incertezza anche sull’allenatore. Oltre al nome di Piovani che spicca su tutti, in pochi giorni sono stati contattati Ramella, Viganò e Motta. Nel week-end sono attese anche queste decisioni fondamentali in vista della prima di campionato.

La verità e la seguente:

1. Gli ultras hanno minacciato di lanciare bombe contro i nostri calciatori durante l’allenamento.

2. Gli ultras hanno minacciato di morte il sottoscritto se il 2 Settembre scendiamo in campo. Nello stesso tempo hanno minacciato il nostro allenatore del settore giovanile (Antonio Cortina) scambiandolo per Marco Mariotto.

3. Due pattuglie dei Carabinieri hanno sgombrato gli ultras. Mentre la Digos arriva in un secondo momento.

4. Il Calcio Lecco non è fallimentare perchè i veri debiti sono sostenibili.

5. Il sottoscritto ha deciso di mollare il Calcio Lecco perchè gli ultras mi hanno minacciato di morte. Mi hanno picchiato dentro lo stadio. Hanno lanciato quattro bombe dentro i nostri uffici e spogliatoi. Mi segueno ovunque che io vado a Lecco. Mi insultano nonstop in pubblico anche quando stavo pranzando o cenando. Hanno minacciato i nostri giocatori se avrebbero firmato i contratti. Hanno picchiato cinque allievi mentre uscivano dallo stadio.

6. Dall’inizio gli ultras hanno chiesto di restituire il club alla famiglia Invernizzi. Nel momento in cui ho rifutato mi hanno obbligato di non tesserare nessun calciatore. Adesso che siamo pronti a scendere in campo gli ultras minacciano di morte o intimidendomi con bombe.

Alla fine i giornalisti Lecchesi hanno paura di scrivere la verità perchè e sempre semplice attaccare il debole. L’unico giornalista rispettabile è il Fabio Landrini – (che ad agosto ha terminato la sua collaborazione con LeccoNotizie. ndr) – .

Infine, questa cultura terroristica adottata giornalmente dagli ultras porterà alla scomparsa del calcio professionistico Lecchese.

Il suo giornale on line ha l’obligazione di condannare la violenza comessa da questi terroristi. Altrimenti sia il vostro silenzio e sia le vostre misinformations’ non fate altro che accettare la violenza contro la civiltà dello sport.

Ovviamente mi scuso per il mio povero Italiano”.

Regards, Joseph Cala