Nella mattinata del 24 maggio i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Lecco hanno arrestato Petros Tasos, pregiudicato albanese di 44 anni, nei cui confronti la procura di Lecco aveva emesso un ordine di carcerazione nel maggio del 2009, dovendo questi espiare ancora tre anni e venti giorni di reclusione, poiche’ condannato per rapina aggravata e sequestro di persona in concorso, commessi nel marzo 2007.
L’esecuzione del provvedimento e’ stata possibile grazie alla cooperazione internazionale tra forze di polizia, che ha consentito di rintracciare e fermare il tasos in territorio belga.
Il pregiudicato albanese infatti si era reso irreperibile sin dal luglio 2008, allorquando si era allontanato senza alcuna autorizzazione, facendo poi perdere le sue tracce, dalla comunita’ “Casa Abramo” di Lecco, ove stava espiando in regime di arresti domiciliari la pena comminatagli a seguito dell’iniziale arresto eseguito nell’aprile 2007, dopo serrate indagini, ad opera degli stessi carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Lecco, che nella circostanza arrestarono anche la sua complice, una connazionale all’epoca 34enne.
Il grave episodio criminoso di cui Tasos e la complice si erano resi responsabili risale come detto al 29 marzo 2007. Quel giorno i due albanesi, armati di un coltello, si erano introdotti in un’abitazione di Lecco con l’intenzione di perpetrare un furto; sorpresi dalla proprietaria, rientrata in casa nel frattempo, avevano reagito con brutalita’, non esitando a minacciarla e picchiarla per farsi indicare il luogo di custodia di gioielli e denaro. Dopo aver razziato refurtiva per circa 20.000 euro i due malfattori avevano quindi legato la proprietaria dell’abitazione e l’avevano caricata nel portabagagli della sua auto, con la quale si erano poi allontanati. Giunti a Garbagnate Monastero i rapinatori avevano infine abbandonato l’auto lasciando all’interno del portabagagli la vittima, che solo successivamente era riuscita a liberarsi abbattendo a calci il sedile posteriore e a dare l’allarme.
Si conclude quindi in Belgio la fuga del pericoloso pregiudicato albanese, che dalla data in cui si era reso irreperibile e’ stato attivamente ricercato, sia in territorio nazionale che all’estero, avendo i carabinieri, sin dal momento del suo allontanamento, esteso le ricerche stesse anche in campo internazionale.
Tale accorgimento ed una convergenza informativa circa la possibile presenza del Tasos in un paese del nord Europa hanno fatto si’ che l’albanese venisse rintracciato e fermato lo scorso 28 aprile dalla polizia locale di una piccola citta’ a nord di Maastricht, dove questi viveva sotto falsa identita’ bulgara. Raggiunto quindi da mandato di arresto europeo, il Tasos e’ stato estradato in italia nella mattinata di ieri, scortato da personale dell’ufficio cooperazione internazionale di polizia, che una volta all’aeroporto di milano-linate lo ha affidato ai carabinieri del nucleo investigativo di Lecco.
Terminate le formalita’ burocratiche l’uomo e’ stato infine tradotto alla casa di reclusione di Opera, dove si trova attualmente.