Unione Europea e aree montane a confronto: “Bisogna essere uniti”

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Da sinistra, il sindaco di Primaluna Mauro Artusi, Il presidente della Comunità Montana Fabio Canepari, La consigliera politica al parlamento Caterina Avanza e la moderatrice e segretaria di Azione Provincia di Lecco Eleonora Lavelli
Da sinistra, il sindaco di Primaluna Mauro Artusi, Il presidente della Comunità Montana Fabio Canepari, La consigliera politica al parlamento Caterina Avanza e la moderatrice e segretaria di Azione Provincia di Lecco Eleonora Lavelli

Sabato scorso a Villa Migliavacca l’appuntamento organizzato da Azione Lecco

Al centro la tematica delle ricadute delle politiche e dei fondi europei nelle aree interne montane di cui la Valsassina è entrata a far parte

INTROBIO – Un momento di informazione e di approfondimento sulle Istituzioni europee  per stimolare un ragionamento sulle sfide che attendono l’Europa nel contesto globale, ma anche locale, e che hanno ricadute sulla vita di tutti i cittadini. L’appuntamento di ieri pomeriggio, sabato, a Villa Migliavacca, è stato organizzato da Azione Lecco per mettere a confronto le aree montane con i meccanismi dell’Unione Europea. A moderare il dibattito Eleonora Lavelli, segretaria provinciale.

Ad aprire l’incontro il sindaco di Primaluna Mauro Artusi: “Questo momento è nato dalla volontà di avvicinarci al concetto di Europa e alle opportunità che ci offre. Nei nostri territori montani dobbiamo essere europeisti per avere l’occasione di restate vitali. Le nostre comunità rischiano di spegnersi, di perdere attività e abitanti a causa delle difficoltà insite nel territorio. Sono proprio le aree montane i punti critici su cui soffermarsi. Questa è un’occasione per capire che ci sono opportunità importanti, le sfide da cogliere in Europa possiamo intercettarle facendo forza sull’unione e mettendoci insieme. L’Europa per i nostri borghi è una grande opportunità”.

Sul funzionamento delle Istituzioni europee e sulle ricadute delle politiche dei fondi europei nelle aree interne montane, di cui i comuni valsassinesi sono di recente entrati a far parte, l’intervento di Caterina Avanza, Consigliera politica al Parlamento Europea: “Bisogna fare rete, sul territorio italiano mancano i referenti diretti a cui esporre i problemi e le esigenze. I fondi europei possono essere utili al territorio e una grande occasione per i territori rurali, molti paesi europei sono un grande esempio da seguire per quello che sono riusciti a ottenere”.

Pensiero rafforzato anche da Fabio Canepari, presidente della Comunità Montana Valsassina Valvarrone: “Essere entrati a far parte del Gal può portarci solo ad avere benefici, solo unendo il territorio si può partecipare a bandi e accedere a fondi europei. Solo così possiamo sfruttare quello che l’Europa offre a beneficio delle nostre aree. Per le nostre zone ci voglio strategie per facilitare e trattenere le persone in queste località e metterle in condizione di non andarsene per avere più benefici e confort. Ad esempio, grazie a questi fondi, siamo riusciti ad attivare il servizio di bus navetta che dalla Val Varrone arriva al Distretto Sanitario di Introbio. Come strategie di aree interne si deve dare la priorità a servizi essenziali, scuole, sanità e trasporti. Ci stiamo attivando proprio su queste tematiche”.

Una difficoltà dei piccoli comuni è stata sollevata dai sindaco di Introbio, Adriano Stefano Airoldi e dal sindaco di Primaluna Mauro Artusi: “I piccoli comuni spesso non hanno la possibilità di presentare dei progetti per accedere ai bandi a causa della mancanza di personale. Dobbiamo assolutamente lavorare insieme, da soli è impossibile farcela a portare a casa questi soldi e queste opportunità”.