Alzaia dell’Adda interrotta, Lavelli incalza: “Ancora nulla sul ripristino, nemmeno la segnaletica”

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Domenica la segretaria provinciale di Azione ha incontrato i volontari della cooperativa Solleva che gestiscono lo Stallazzo

“Non possiamo abbandonare uno degli ambiti più belli del nostro territorio”

PADERNO D’ADDA – “Ancora nessuna iniziativa per il ripristino dell’alzaia dell’Adda, nemmeno la segnaletica”. A lanciare il grido d’allarme, accendendo nuovamente i riflettori sulle gravi conseguenze della frana dello scorso 16 maggio in zona Cornate d’Adda, è la segretaria provinciale di Azione Eleonora Lavelli, che domenica ha voluto trascorrere il pomeriggio sul fiume a parlare con le persone presenti.

Frana alzaia fiume Adda
La frana che si è verificata lungo l’alzaia del fiume Adda

“Domenica, nonostante il bel tempo, l’affluenza lungo il medio corso dell’Adda è stata minima e notevolmente inferiore rispetto alla norma: addirittura solo qualche decina di persone hanno visitato lo Stallazzo e il Santuario Madonna della Rocchetta di Paderno d’Adda” puntualizza, stigmatizzando il fatto che i pochi ciclisti incontrati, provenienti da Lecco, si sono imbattuti nell’interruzione del tratto della ciclovia dell’Adda, senza aver ricevuto alcuna informazione lungo il percorso, e siano stati costretti a risalire dalla strada scoscesa che porta al cimitero di Porto d’Adda o a tornare indietro.

“Prima di Paderno d’Adda, infatti, non ci sono cartelli che avvisino i visitatori dell’interruzione del tratto di alzaia, così come tale disagio non viene segnalato sul sito del Parco Adda Nord. La mancanza di informazioni, del resto, non riguarda soltanto lo stato odierno dei luoghi ma, soprattutto, anche le iniziative da intraprendere per ripristinare la ciclovia, di cui non si sa ancora nulla”.

Una situazione di incertezza che crea forte preoccupazione per il futuro. “Non possiamo abbandonare uno degli ambiti più belli del nostro territorio, che ha ispirato lo stesso Leonardo Da Vinci, all’incuria e alla rovina. È veramente importante che le Amministrazioni competenti ci diano lumi in proposito e prendano a cuore il ripristino dell’alzaia”.
Domenica Lavelli ha incontrato i volontari dello Stallazzo, il punto ristoro gestito dalla cooperativa Solleva. “Il loro sforzo, l’impegno costante di Luigi Gasparini e di Erika Grandi, direttore e presidente di Solleva, meritano la massima attenzione. Lo Stallazzo e la Rocchetta sono un vero e proprio rifugio, luoghi speciali in cui trovare bellezza, spiritualità e convivialità; elementi di cui la società e noi cittadini abbiamo tanto bisogno”.