Con le celebrazioni di questa mattina si sono chiuse le quattro giornate di festa in paese
Un migliaio i presenti. Il capogruppo Tentori: “Continueremo ad onorare la tradizione Alpina e ad essere una forza positiva nella nostra comunità”
GALBIATE – Grande festa domenica mattina a Galbiate per il centenario di fondazione del Gruppo Alpini ‘Monte Barro’. Una giornata speciale a conclusione di 4 giorni di festeggiamenti organizzati dalla sezione per celebrare una ricorrenza sentita non solo dagli Alpini, ma da tutta la comunità galbiatese e dal territorio circostante, come dimostrato dalla grandissima partecipazione di cittadini, sindaci, autorità civili, militari e religiose. Un migliaio circa i presenti, per una cerimonia in pieno ‘spirito Alpino’, davvero sentita ed emozionante.
Era il 1924 quando il Gruppo Alpini ‘Monte Barro’ venne fondato da alcuni reduci della Grande Guerra, appartenenti al Corpo degli Alpini e di Artiglieri della Montagna. “100 anni costellati di considerevoli avvenimenti, ma soprattutto dall’impegno costante per il territorio e per mantenere vivi i valori fondanti del Corpo degli Alpini” come ha ricordato Gianni Mirizzi, speaker della cerimonia, accogliendo i presenti.
La giornata è iniziata presto, alle 8.30, con il raduno presso la sede degli Alpini. Dopo gli onori al Gonfalone del Comune di Galbiate, al vessillo della sezione A.N.A. di Lecco e alla cerimonia dell’alzabandiera è stata la volta della sfilata per le vie del paese, addobbato con il tricolore per l’occasione, fino alla Chiesa di San Giovanni Evangelista dove si è svolta la Santa Messa, officiata da Don Erasmo Rebecchi, parroco di Galbiate.
Ad aprire il corteo il carro armato e il camion, seguiti dagli striscioni, la Fanfara Alpina ‘Stars of Alps’, la Corona, il Gonfalone di Galbiate, le insegne delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Presenti alla cerimonia anche due drappelli di Alpini in uniforme storica: il Gruppo Avanti Bixia, costituito nel 2015 da Carlo Marini, e il Gruppo storico alpino Fiamme Verdi composto dagli alpini in congedo e amici dei vari gruppi A.N.A. friulani in divise storiche dal 1827 al 2000.
Al termine della Santa Messa la sfilata è proseguita fino a Largo Indipendenza per gli Onori ai Caduti per poi continuare fino all’oratorio dove si sono svolti gli interventi del capogruppo Roberto Tentori e delle autorità presenti.
“Per un secolo gli Alpini di Galbiate hanno rappresentato non solo una tradizione di coraggio e dedizione, ma anche un simbolo vivente di comunità e fratellanza – ha detto Tentori – oggi, mentre guardiamo indietro gli anni trascorsi, ricordiamo i successi più recentemente raggiunti. In questi anni abbiamo lavorato insieme con un obiettivo comune, supportandoci a vicenda e superando ogni ostacolo”.
Ricordate alcune delle più significative attività svolte: la realizzazione del Monumento Alpino al Monte Barro che fu inaugurato nel 1975 e che da sempre funge da promemoria visibile del servizio e del sacrificio degli Alpini, la ristrutturazione della Baita degli Alpini, che ha visto impegnati i soci per un lungo periodo nell’ampliamento della stessa e nella sua rimessa a nuovo e che, dal 1976 è un punto di ristoro per i visitatori del Parco Regionale del Monte Barro.
Tentori ha proseguito: “I lavori sostenuti dal nostro gruppo dal 1998 al 2001, per la nuova sede a Parco Marselli, dove abbiamo provveduto anche alla sistemazione del parco e della pavimentazione del camminamento d’ingresso al parco stesso. Tutto ciò ha avuto anche rilevanza storico-culturale ed ha permesso la riapertura di uno degli storici parchi di Galbiate in occasione di eventi e feste che coinvolgono la comunità”.
Infine, la conservazione e la manutenzione dei sentieri e delle aree montane, che rimangono una priorità costante. “Il nostro obiettivo è quello di essere una forza positiva nella nostra comunità, di crescere come individui e come gruppo, e di continuare a onorare la tradizione degli Alpini con passione – ha continuato Tentori – sono certo che i nostri predecessori e fondatori del gruppo Alpini Monte Barro, sarebbero fieri di noi. Noi li ringraziamo perché la loro visione, il loro impegno e il loro sacrificio hanno reso possibile tutto ciò che apprezziamo e continuiamo a sviluppare nel nostro gruppo. Con l’aiuto e il sostegno di tutti, siamo certi di poter continuare a fare la differenza, mantenendo vivo lo spirito degli Alpini per le generazioni a venire – ha aggiunto il capogruppo. Sono certo che queste intense quattro giornate di celebrazione del centenario, colme di storia e significati, rimarranno impresse nei ricordi di tutti e negli annali di Galbiate”.
Un lavoro intenso ed incessante, quello degli Alpini, per preparare i quattro giorni di festa del centenario, iniziato circa un anno e mezzo fa: “Senza retorica posso dire che è stato impegnativo ma compensato dalla gioia e dal compiacimento di chi sta partecipando a questo evento per noi così importante”.
Tentori è poi passato ai ringraziamenti, lasciando per ultimi, non per importanza, i ‘suoi’ Alpini: “In questi anni, ogni momento trascorso insieme, ogni sfida affrontata è stata un’esperienza indimenticabile che ha rafforzato il legame tra noi – ha detto non senza emozione – grazie per la vostra lealtà, per le risate condivise, per il sudore versato e le mani tese nei momenti di bisogno. Sono fiero di aver camminato al vostro fianco e di aver condiviso il privilegio di indossare il nostro amato cappello alpino. Mentre guardo avanti verso nuove sfide ed avventure, so che il legame che ci unisce rimarrà forte e che, insieme, continueremo a onorare la tradizione degli Alpini del Monte Barro. Perché “una volta indossato il cappello, si è alpini per sempre”.
Anche il sindaco Piergiovanni Montanelli ha portato emozionato i suoi saluti: “Per la comunità di Galbiate è sicuramente un momento specialissimo: 100 anni sono un bel traguardo, il nostro gruppo penso sia uno dei più longevi della Provincia di Lecco, la certificazione dello spirito di altruismo, socialità e generosità che rappresentano gli alpini e che poi viene tradotto nella nostra Comunità. Comunità che ha accolto con grande calore questa manifestazione, addobbando tutto con il tricolore grazie al contest ‘Vetrina Alpina’ ideato per l’occasione. Grazie ai nostri Apini, viva gli Alpini!”.
Alla cerimonia sono intervenuti anche il presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, che ha augurato al Gruppo di continuare ad essere ‘sentinelle delle montagne’, e i consiglieri regionali Giacomo Zamperini e Gian Mario Fragomeli: “Sappiamo da sempre che quando c’è un’emergenza i primi ad arrivare sono quelli con una penna nera in testa – ha detto Zamperini – un onore essere qui con voi per questa giornata di festa, siete l’orgoglio del nostro territorio”. “Oggi non celebriamo solo una ricorrenza ma un grande pezzo di storia di Galbiate. Siete fondamentali per il territorio e siete punto di riferimento per la vostra comunità” ha aggiunto Fragomeli.
A portare il suo saluto agli Alpini di Galbiate anche il capogruppo della sezione A.N.A. di Lecco Emiliano Invernizzi: “Troppo spesso non si fa memoria, è tutto passato. Certo, bisogna guardare avanti ma considerando sempre ciò che è successo prima. Cosa che oggi nel mondo non è stata fatta ed infatti siamo nel bel mezzo di conflitti, che sono una Guerra Mondiale a tutti gli effetti. Ognuno di noi è responsabile anche di questo – ha detto – la pace viene prima di tutto dalle nostre famiglie, auguro a voi Alpini, voi famiglie e voi comunità di essere i veri fautori della storia che avverrà e siate consapevoli delle vostre scelte”.
Al termine degli interventi la festa è proseguita all’oratorio di Galbiate con il Pranzo del Centenario e le premiazioni, a conclusione di quattro giornate davvero sentite ed indimenticabili, non solo per gli Alpini del Monte Barro.