Anche la Uil Lario in piazza contro l’autonomia differenziata

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Gazebo per la raccolta firme: “Fondamentale informare i cittadini”

Esposito: “Ricadute negative sui territori, i lavoratori, i pensionati e le famiglie”

LECCO – La Uil Lario, con il pieno coinvolgimento delle categorie, ha incontrato i cittadini lecchesi in piazza questa mattina per spiegare loro le ragioni del no all’autonomia differenziata voluta dal Ministro Calderoli, attivando una raccolta firme per il referendum abrogativo della legge.

“Alle tante persone e curiosi che si sono avvicinati, abbiamo spiegato il nostro punto di vista, le preoccupazioni e le possibili ricadute negative su lavoratori, pensionati e famiglie, molte delle quali rappresentate dal Sindacato, evidenziando diverse problematiche – ha spiegato Dario Esposito, Segretario Generale della Uil Lario – Partiamo  dal lavoro. Già oggi vi sono norme differenti sulla gestione del mercato del lavoro e delle politiche attive e passive. Con l’autonomia differenziata queste differenze diverrebbero insormontabili. È assurdo pensare che un titolo di studio o un corso professionale possa non essere riconosciuto a un lavoratore o studente lombardo che si trasferisce in Emilia Romagna. A ciò si aggiunge che l’autonomia comporterà la fine dei Contratti nazionali e della Previdenza Integrativa nazionale e di contratto. Ogni regione avrà regole differenti e la contrattazione sarà delegata a livello regionale, con un indebolimento della contrattazione stessa e il rischio di un ritorno alle gabbie salariali”.

Parlando poi dei Servizi Pubblici ha aggiunto: “Una gestione differenziata con risorse che non proverranno più dallo Stato metterà in ulteriore difficoltà tutto il sistema, con il rischio di default anche in Lombardia. Sui trasporti è assurdo non comprendere come i continui disservizi di Trenord abbiano origine non in un sistema centralistico, Trenord non viene gestita a Roma, ma in scelte non sempre coerenti coi bisogni dei cittadini”.

La Segreteria Generale Uilm Lario-Sondrio Gabriella Trogu: “Mi ha impressionato quanto la gente non fosse a conoscenza dell’autonomia differenziata. Oggi, con la nostra iniziativa abbiamo voluto dare ai lecchesi risposte, ai tanti dubbi, perché il dibattito sui giornali e televisione è solo politico e urlato. Noi abbiamo spiegato e fatto riflettere e, di questa partecipazione abbiamo visto  tante sottoscrizioni”.

Massimo Coppia, Segretario Generale Uilfpl Lario-Brianza, ha commentato: “La sanità in Lombardia nell’emergenza Covid ha tenuto per la grande professionalità dei Lavoratori, ma soprattutto dagli aiuti statali che sono stati assegnati. Bisogna ricordare che la Lombardia era carente di tute e maschere FFp2, e che se non fosse intervenuto lo stato centrale, la sanità sarebbe crollata. Inoltre, molti medici, infermieri e sanitari sono venuti da fuori regione ad aiutarci”.

Ha concluso gli interventi Francesco Fusco, Segretario Generale Uilscuola Lecco: “Non possiamo accettare che il servizio educativo nelle scuole venga penalizzato da una legge che rischia non solo di creare differenziazioni di programmi scolastici da regione a regione ma anche di ostacolare la mobilità del personale. In Provincia abbiamo una forte carenza di organico ed i lavoratori non devono essere penalizzati da una norma di questo tipo”.