Cani lasciati sotto il sole sul balcone o chiusi in garage: boom di esposti all’Ats

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cane caldo
Foto di Pitsch da Pixabay

Da inizio giugno sono oltre 20 le segnalazioni per cani tenuti in condizioni non idonee

“Preoccupante aumento. Le uscite per verificare le condizioni degli animali sono quotidiane”

LECCO – Cani lasciati per intere giornate sul balcone sotto il sole cocente o chiusi nei box auto, ma anche lasciati a casa da soli per giorni mentre i proprietari sono in ferie. Sono decine gli esposti pervenuti all’Ats Brianza in questi mesi estivi per la cattiva gestione degli animali da compagnia (cani, principalmente, ma anche gatti), lasciati in luoghi non idonei che, con le alte temperature di queste settimane, rischiano di diventare fatali.

Un grosso lavoro per i veterinari di Ats che, una volta ricevuta la segnalazione – solitamente da privati cittadini ma anche dalle associazioni animaliste come Enpa e Oipa – si recano in posto per verificare le effettive condizioni del cane.

In estate gli esposti aumentano perché con il caldo c’è una maggiore attenzione alle condizioni degli animali. Chi vede magari per più giorni un cane lasciato sul balcone si preoccupa e segnala – spiega la dottoressa Antonella Fiore, veterinaria di Ats Brianza – purtroppo in questi mesi stiamo assistendo ad un preoccupante aumento delle segnalazioni che poi si verificano fondate”.

Da giugno a metà agosto in Provincia di Lecco sono stati 22 gli esposti pervenuti ad Ats, 6 a giugno, 8 a luglio e, solo nei primi 13 giorni di agosto, altri 8. Di questi, solo in un caso la segnalazione si è rivelata un eccesso di attenzione (l’animale in questione in realtà era ben tenuto), mentre per gli altri è stata effettivamente verificata la detenzione non idonea.

“Quando arriva la segnalazione ci muoviamo tempestivamente per verificare l’effettiva condizione in cui vive l’animale – racconta la dottoressa Fiore – se la situazione è davvero estrema scatta subito il sequestro, altrimenti nell’immediato chiediamo che il cane venga spostato in un luogo idoneo, poi torniamo a controllare con le forze dell’ordine o con le Guardie Eco-Zoofile. Se la situazione resta immutata, preleviamo l’animale. In ogni caso, il proprietario viene sanzionato per detenzione non idonea”.

Da qualche settimana le uscite dei veterinari di Ats sono quotidiane. In alcuni casi i cani sono stati trovati in fin di vita e salvati per un soffio: “Un episodio davvero triste ha riguardato un esemplare di 19 anni lasciato a casa dai proprietari durante le ferie. Una persona incaricata si occupava di passare a dargli da mangiare una volta al giorno. E’ successo che l’animale, molto anziano, si è bloccato, rimanendo fermo sotto il sole per diverso tempo. Quando siamo arrivati, era in fin di vita, lo abbiamo portato in clinica con poche speranze ma incredibilmente si è ripreso”.

Altri cani sono lasciati chiusi in garage, oppure tenuti fuori sul balcone o peggio ancora in box di lamiera che con il caldo diventano dei forni. Curiosità, in quasi tutti i casi si tratta di razze attualmente molto popolari: molossi o terrier tipo bull, come Pitbull e Amstaff. “Purtroppo spesso sono le persone poco idonee a decidere di prendere questi cani– commenta la dottoressa Fiore – per questo rimarco sempre l’importanza di fare una valutazione seria e approfondita prima di scegliere il cane da accogliere in famiglia. Ogni animale ha una memoria di razza, vanno conosciute le cosiddette ‘motivazioni’,  quell’insieme di caratteristiche, abilità e attitudini che influenzano il comportamento del cane in diversi contesti, che vanno soddisfatte e rispettate. Pitbull, Amstaff e simili hanno necessità fisiche importanti, come l’esigenza di fare notevole movimento ma anche relazionali come il bisogno di essere accettato e far parte della famiglia (motivazione affiliativa). Sono cani socievoli con l’uomo ma conservano un istinto predatorio elevato e una grande competitività. Non si può prendere un cane così alla leggera, altrimenti si rischia solo di rendere insoddisfatto l’animale che poi manifesta il suo disagio masticando, se va bene il divano o qualche arredo di casa, se va male potrebbe aggredire un bambino”.

Proprio il rapporto non corretto con il proprio animale da compagnia è alla base degli incidenti da morsicatura, in netto aumento anche nella nostra Provincia (leggi qui): “Purtroppo – conclude la veterinaria – è tutto collegato, e questi esposti sono la dimostrazione di come sia necessario fare più cultura su questi temi”.

E se si dovesse notare un animale maltenuto? “Basta inviare una mail a dipartimento.veterinario@ats-brianza.it, chiediamo di scrivere per poter documentare in maniera dettagliata e completa la segnalazione. Ricordo che siamo obbligati alla riservatezza dei dati che non vengono divulgati”.

Una buona notizia riguarda invece la diminuzione dei casi di abbandono dei propri amici a quattro zampe: “A giugno i cani accalappiati sono stati 29, di cui 25 restituiti ai proprietari e 4 abbandonati. A luglio sono stati 16, di cui sempre 5 non hanno ritrovato la famiglia – spiega la dottoressa Fiore – nel 99% si tratta di cani che si sono smarriti, la presenza del microchip, obbligatorio per legge, rende immediato risalire al proprietario. A volte invece per diversi motivi la famiglia non rivuole indietro l’animale che viene così dato in adozione, ma possiamo nel complesso dire che, rispetto ad anni fa, l’abbandono sia in diminuzione”.

A questo link si possono visualizzare i cani in cerca di una famiglia.