LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
Mercoledì, nel corso della commissione dedicata, si è affrontata la criticità dei tre pini domestici presenti in piazza Garibaldi.
I pini, nel loro sviluppo radicale, hanno prodotto delle gibbosità che hanno reso ondulata – e dunque pericolosa – la pavimentazione di alcuni punti della piazza stessa. Queste gibbosità sono una strategia che la pianta mette in atto per difendere la propria stabilità: si sviluppano nella misura in cui le radici vengono sollecitate, spesso dal passaggio di mezzi.
Comunque sia, diventa doveroso trovare una soluzione, dal momento che la sicurezza della cittadinanza è un aspetto fondamentale.
Crediamo però significativo sottolineare l’importanza dell’iter che l’amministrazione ha scelto di mettere in campo: una volta, probabilmente, il tutto sarebbe passato sotto traccia e, un bel giorno, ci si sarebbe svegliati senza più avere le uniche alberature di piazza Garibaldi.
Oggi, invece, l’amministrazione sta provando a fare il possibile per evitare di giungere a questa soluzione. La commissione e l’accertamento tecnico in loco che avverrà a breve lo dimostrano. Con l’accertamento si cercherà di capire se, per tutelare le persone dal rischio di inciampo, è possibile intervenire sulle radici rimuovendone una parte senza che questo sia fatale per la pianta o per la sua stabilità.
La speranza, da parte nostra, è che le cose vadano proprio così. Cioè, che si riesca a “salvare capra e cavoli”, facendo sì che gli alberi restino lì e il problema dell’irregolarità del terreno venga risolta.
Non sappiamo come andrà questo accertamento dal punto di vista tecnico, ma riteniamo che sia importante fare sempre tutto il possibile – qui come in altre occasioni – per evitare che l’abbattimento sia la primissima o la ovvia soluzione.
Le isole di calore ormai note e il ruolo delle alberature come servizi ecosistemici devono essere un pensiero che ci spinge sempre a considerare l’abbattimento come ultima ratio. Anche perché, alcune soluzioni alternative di rimaneggiamento di quell’area potrebbero essere prese in considerazione soppesando il rapporto costi-benefici, dando però il giusto peso anche al beneficio che la presenza delle alberature rappresenta. Per esempio, come abbiamo condiviso in commissione, si potrebbe valutare se è possibile dirottare parte del ridottissimo traffico in entrata alla piazza, anche di mezzi commerciali e di emergenza, ad un altro punto di accesso; oppure, si potrebbe capire se una parte dello spazio necessario al passaggio di questi mezzi possa essere preso dal marciapiede del lato opposto della strada rispetto ai pini. Questo permetterebbe di intervenire sul terreno ondulato, evitando che sia proprio quello il punto di passaggio di pedoni e mezzi.
Alcune di queste possibili soluzioni le abbiamo messe sul tavolo; vedremo quali saranno i responsi tecnici da questo punto di vista.
Presenzieremo sempre ai vari passaggi come abbiamo fatto fino ad ora affinché questa impostazione nell’affrontare il problema, che supponiamo condivisa da molti anche nell’amministrazione, possa essere applicata anche nel caso specifico di piazza Garibaldi.