ANMIG Lecco celebra la Giornata dell’Alzheimer con uno spettacolo teatrale

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(Gerd Altmann da Pixabay)

Lo spettacolo teatrale “La memoria perduta” è in prorgramma al Teatro Cenacolo Francescano il 21 settembre

LECCO – La Sezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra (ANMIG) partecipa attivamente alla Giornata Internazionale dell’Alzheimer con un evento culturale di forte impatto. Il 21 settembre, presso il Teatro Cenacolo Francescano, andrà in scena lo spettacolo teatrale “La memoria perduta”, scritto e diretto da Cristiana Emiliani, con Norberto Civardi e la Human League Company. Lo spettacolo racconta la storia di Auguste Deter, la prima paziente a cui fu diagnosticata la malattia che oggi porta il nome di Alzheimer, offrendo al pubblico un’occasione di riflessione sulla malattia e le sue implicazioni.

ANMIG, storicamente impegnata nell’assistenza alle vittime di guerra, con questa iniziativa sottolinea l’evoluzione del proprio impegno sociale verso l’educazione e l’aiuto alle famiglie colpite da malattie come la demenza e l’Alzheimer. L’obiettivo dell’associazione è duplice: da un lato, ricordare figure di rilievo come Gaetano Perusini, medico e volontario della Grande Guerra che contribuì agli studi di Alois Alzheimer; dall’altro, promuovere la nascita di un’associazione indipendente di familiari contro la demenza, capace di fungere da tramite tra le famiglie e le strutture sanitarie locali.

La rappresentazione di “La memoria perduta” non è solo un omaggio alla storia di Auguste e dei pionieri nella lotta contro l’Alzheimer, ma anche un invito a Lecco a partecipare attivamente nella sensibilizzazione su una malattia che tocca migliaia di famiglie. L’ingresso allo spettacolo sarà libero, e l’evento mira a rafforzare il legame tra le famiglie e le istituzioni sanitarie, aprendo un dialogo su come meglio affrontare la malattia e il suo impatto sociale.

ANMIG continua così a promuovere la cultura, non solo attraverso il ricordo delle vittime della guerra, ma anche attraverso il sostegno alle persone affette da demenza e alle loro famiglie, nella speranza di costruire una rete solidale e attenta ai bisogni di chi lotta contro questa malattia.