L’Hotel Promessi Sposi apre un dialogo sul legame con il territorio

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Nuovo progetto di comunicazione visiva dell’albergo e della Casa sull’Albero

Il general manager Fabio Dadati ha sottolineato il rapporto tra le strutture alberghiere e il territorio

MALGRATE – Martedì scorso si è tenuto a Malgrate un evento dedicato alla presentazione delle nuove campagne visive dell’Hotel Promessi Sposi e di Casa sull’Albero, due strutture gestite dall’imprenditore e general manager Fabio Dadati. L’occasione è stata anche un momento di riflessione sul rapporto tra queste realtà alberghiere e il territorio circostante.

Fabio Dadati

I video, realizzati dall’Alma Agency di Luca Naj Oleari, non si limitano a raccontare le caratteristiche degli hotel, ma enfatizzano il legame profondo con il contesto naturale e culturale. Le strutture si inseriscono armoniosamente nell’ambiente e contribuiscono allo sviluppo economico e sociale della comunità locale, definendone l’identità.

Le immagini dedicate all’Hotel Promessi Sposi propongono un viaggio tra le esperienze che la struttura offre: dal comfort delle camere e suite all’area benessere della SPA, fino alle proposte enogastronomiche dei ristoranti. Gli scorci eleganti dell’hotel, affacciato sul Lago di Como, esaltano un’architettura moderna perfettamente integrata nel paesaggio. È la narrazione di un luogo ideale per rigenerarsi e godere di un’esperienza di completo benessere.

La comunicazione visiva di Casa sull’Albero si concentra invece su un’immersione nei colori della natura e del lago. Qui, il design minimalista e raffinato della struttura si fonde con l’ambiente circostante, trasmettendo un senso di tranquillità, bellezza e contatto autentico con la natura.

 

Al termine della proiezione dei video, Fabio Dadati ha sottolineato il rapporto tra le strutture alberghiere e il territorio. Ha evidenziato come il numero di posti letto offerti dagli alloggi extra-alberghieri sia oggi quattro volte superiore a quello degli hotel. Tuttavia, questa differenza non genera una vera concorrenza, poiché le esperienze proposte dalle due tipologie di offerta sono diverse. Gli hotel, infatti, offrono un servizio di alta qualità grazie a personale qualificato, aree wellness di eccellenza e un’ampia gamma di proposte gastronomiche che spaziano dal bistrot Da Giovannino, al ristorante Lisander Fine Dining, al People Cocktail Bar. Inoltre, le strutture alberghiere garantiscono un’offerta sostenibile, elemento ormai centrale per giovani e turisti internazionali. La tecnologia gioca anch’essa un ruolo chiave, contribuendo a mantenere standard elevati e a rispondere alle esigenze di una clientela sempre più attenta e sofisticata.

A seguire, la prof.ssa Magda Antonioli, docente all’Università Bocconi e vicepresidente dell’ETC European Travel Commission, ha approfondito il concetto di hospitality, sottolineando che “nessuno si reca in un albergo solo per dormire, ma per vivere esperienze legate al territorio”. Questo pensiero mette in luce il legame sempre più stretto tra gli hotel e il contesto in cui operano, dove le strutture diventano ambasciatrici del territorio e della cultura locale. La prof.ssa Antonioli ha anche sottolineato come le aspettative dei turisti siano cambiate, con una crescente richiesta di esperienze autentiche che combinano benessere, attività sportive, gastronomia di qualità e tecnologia all’avanguardia.

L’incontro si è concluso con l’intervento di Giacomo Mojoli, fondatore e vicepresidente di Slow Food, che ha rimarcato l’importanza delle competenze e della formazione per il successo delle strutture ricettive. Mojoli ha proposto la teoria delle “4 B” come guida progettuale: Bellezza, Biodiversità, Benfatto e Ben vivere. Ha inoltre evidenziato l’importanza di unire l’eccellenza con un approccio popolare, rendendo la cultura accessibile e innovativa. Mojoli ha infine sottolineato come il turismo orientato al benessere rifletta un cambiamento nei desideri dei viaggiatori, sempre più interessati a connettersi con se stessi in contesti che uniscono lusso e autenticità.