Molteno: ponte ferroviario sul Bevera, il sindaco scrive a Rfi per rischio idraulico

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Nella lettera viene denunciato il rischio idraulico e strutturale relativo al ponte ferroviario
sul torrente Bevera

Tra le richieste c’è quella di indire un volo tecnico di coordinamento tra Prefettura, Rfi e Aipo (agenzia interregionale per il fiume Po)

 

MOLTENO – Una lettera a Rfi e per conoscenza ad Aipo, Prefettura di Lecco e Protezione civile regionale per segnalare il potenziale rischio idraulico e strutturale del ponte ferroviario sul Bevera, chiedendo al contempo alla società che gestisce l’infrastruttura ferroviaria italiana di avviare le attività necessarie per effettuare una verifica strutturale del ponte e valutare l’effetto diga creato dalla massicciata ferroviaria durante gli eventi di esondazione. A scriverla è il sindaco Giuseppe Chiarella alla luce della situazione di forte criticità creata dal maltempo degli ultimi giorni.

Dopo aver effettuato dei sopralluoghi insieme all’assessore ai lavori pubblici Andrea Bassani, il primo cittadino ha potuto constatare di persona “la presenza di notevole sedimentazione sotto e a monte del ponte, con riduzione della sezione idraulica disponibile e il verificarsi di spinte orizzontali potenzialmente pericolose per la stabilità strutturale dell’infrastruttura ferroviaria”. Non solo, ma le forti piogge degli ultimi giorni, innalzando il livello delle acque, hanno portato il torrente ad avvicinarsi pericolosamente al
piano ferroviario, rendendo impossibili ulteriori ispezioni immediate.
Il sindaco ha richiesto alla Prefettura di Lecco di instaurare un tavolo tecnico di coordinamento tra Rfi, Aipo (Agenzia Interregionale per il Fiume Po), e Amministrazione Comunale per prevenire ulteriori danni e garantire la sicurezza idraulica e strutturale della zona. Tra le richieste, spiccano quella di un intervento urgente per garantire la sicurezza dell’infrastruttura e per prevenire ulteriori
danni causati da eventi meteorologici eccezionali; la verifica strutturale del
ponte con annessa verifica dell’effetto diga creato dalla massicciata ferroviaria durante gli eventi di
esondazione impedendo lo spagliamento a valle delle acque e il coordinamento con Aipo per la
rimozione immediata dei sedimenti accumulati a monte e sotto il ponte.
Non solo. L’amministrazione comunale auspica la predisposizione di un piano di manutenzione volto a garantire la sezione idraulica del torrente Bevera e mitigare il rischio esondazione; ricordando che la gestione del Bevera, così come del torrente Gandaloglio, è di competenza di Aipo.