Merate, con Ora Basta la mostra ad alto impatto emotivo “Le conseguenze”

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Amalia Bonfanti con Stefania Prandi, autrice della mostra fotografica

La mostra fotografica, realizzata da Stefania Prandi, sarà aperta fino al 3 novembre

L’iniziativa, promossa da Ora Basta, punta ad accendere i riflettori sui “sopravvissuti” ai femminicidi

MERATE – Una mostra che dà volto e spazio ai “sopravvissuti” ai femminicidi; a chi, sia genitore, fratello, sorella o figlio, resta a convivere con una ferita lacerante, impossibile da rimarginare.

E’ una mostra ad alto impatto emotivo “Le conseguenze”, l’esposizione inaugurata nel tardo pomeriggio di sabato a Spazioe20 dal gruppo Ora Basta.
A presentare il progetto, nato nel 2016 e realizzato incontro dopo incontro, testimonianza dopo testimonianza, lungo tutto lo Stivale è stata la stessa autrice, Stefania Prandi, giornalista e fotografa che ha pubblicato anche un libro scaturito a seguito di questa esperienza.

“Quando una donna muore per colpa di un uomo si verificano delle conseguenze sulla famiglia” ha detto Prandi citando il libro “La guerra a casa” scritto da Damiano Rizzi –. Il femminicidio è una bomba atomica sulle famiglie con bambini, ragazzi e figli che perdono madre e padre in un colpo solo”.

La mostra è un ritratto soprattutto di donne che convivono con il vuoto lasciato dall’uccisione di altre donne: “Solo un papà, Giuliano Galiotto, si è lasciato fotografare. Questo perché gli uomini sono generalmente molto più sospettosi e sono in un certo modo meno abituati a combattere. Questo foto sono sia un mezzo per tenere viva la memoria di chi è stato ucciso e sia per avere in qualche modo giustizia di quanto subito”.

Una mostra che trasuda dolore, ma anche la ferma volontà di lottare e combattere affinché la storia possa finalmente cambiare: “E’ stato un lavoro straziante, ma collaborativo. Ogni famiglia ha dato il contributo che voleva dare”.

Presente all’inaugurazione il sindaco Mattia Salvioni, insieme all’assessore alla Cultura Patrizia Riva, che ha posto l’accento sul fatto che “mostre come questa non dovrebbero più esserci: dobbiamo lavorare sulle prevenzione diffondendo il messaggio tra le nuove generazioni”.

La presidente de L’altra metà del cielo Amalia Bonfanti si è congratulata con l’autrice per l’importante lavoro svolto e ora condiviso anche con il territorio meratese, ricordando, insieme a Franca Rosa, il coinvolgimento delle scuole in questo progetto con gli studenti delle medie che già da questa settimana faranno visita all’esposizione.

La mostra sarà aperta fino al 3 novembre ed è a ingresso libero e gratuito. Orari: domenica 27 ottobre e 3 novembre dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30; mercoledì 30 ottobre, giovedì 31 ottobre e venerdì 1° novembre, venerdì 1° novembre e sabato 2 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

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