Progetto importante voluto da Provincia di Lecco con una fitta rete di partner per affrontare la crisi occupazionale
Antonio Pasquini: “Vogliamo mettere al centro le persone e i loro bisogni per ridurre il gap tra la domanda e l’offerta di lavoro”
LECCO – Parole d’ordine concretezza e capacità di fare rete. Su queste basi è nato il Patto Territoriale per le Competenze, l’Orientamento e il Lavoro in Provincia di Lecco, progetto presentato questa mattina a Villa Locatelli e finanziato da Regione Lombardia con circa 300.000 euro, risorse del PNRR, nell’ambito del piano di attuazione regionale del programma “Garanzia di occupabilità dei lavoratori – Gol”.
L’obiettivo, ambizioso, è quello di diminuire il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro nel territorio lecchese, con particolare riferimento ai settori meccanico, elettronico e del turismo/ristorazione, anche attraverso interventi per promuovere l’attrattività di questi comparti.
“La volontà della Provincia è proseguire sulla strada intrapresa, ossia mettere al centro della sua azione le persone e i loro bisogni di orientamento, accompagnamento al lavoro, qualificazione e riqualificazione professionale, cooperando con gli attori territoriali, affinché si possano dare risposte ai bisogni complessi che non riguardano solamente la dimensione lavorativa delle persone – ha detto Antonio Pasquini, Consigliere provinciale delegato a Centro impiego, Formazione professionale e Istruzione -. Sono certo che questa nuova progettualità, che mira innanzitutto a ridurre il gap tra la domanda e l’offerta di lavoro rispetto ai profili professionali più richiesti dalle nostre attività economiche, potrà contribuire a rendere il nostro mercato del lavoro più efficiente e
inclusivo, pronto ad affrontare le sfide che attendono il nostro sistema territoriale”.
Un modello che ha ricevuto il plauso dei 15 partner e dei 21 soggetti sostenitori, che hanno partecipato alla presentazione attraverso numerosi rappresentanti. Il progetto, nel luglio scorso, è stato ammesso a finanziamento per un importo complessivo di 363.966,68 euro, di cui 291.173,34 euro di risorse pubbliche.
“Nonostante, fino ad oggi, i dati occupazionali della nostra provincia siano buoni, qualche nube si sta addensando sul futuro – ha continuato Pasquini -. Viviamo un’epoca di grandi cambiamenti e siamo chiamati a dare risposte. Tra le azioni previste dal Patto, figura un’analisi approfondita dei fabbisogni di competenze del territorio lecchese che sarà realizzata dalla Camera di Commercio di Como-Lecco, partner imprescindibile, e costituirà la base per sviluppare gli interventi futuri. Per sostenere un tessuto economico dinamico ed esigente è necessario accrescere ulteriormente la capacità di fare rete tra gli attori pubblici e privati che operano nell’ambito della filiera istruzione, formazione, rinvigorendo questa caratteristica che storicamente contraddistingue il nostro territorio. Rispetto a questo tema, uno dei più importanti obiettivi perseguiti dalla Provincia di Lecco è unire sinergicamente le competenze e le risorse pubbliche e private”.
A entrare nel dettaglio del progetto è stata Cristina Pagano, Dirigente Direzione organizzativa Lavoro e Centri per l’impiego: “I Patti territoriali sono uno strumento di anticipazione e indirizzo dell’offerta formativa, da realizzare tramite partenariati composti da soggetti pubblici e privati di un determinato territorio, settore e/o filiera. Il focus è posto sull’interconnessione tra servizi per il lavoro, filiera formativa e filiera produttiva. Si tratta di un percorso complesso cominciato nel marzo 2023 e che terminerà nell’aprile 2026. Oggi siamo qui per l’avvio di un progetto ambizioso e ben strutturato che concretizza una collaborazione che c’è da tempo”.
Gli obiettivi del progetto sono:
- Realizzare un’analisi approfondita del fabbisogno di competenze del territorio;
- Attivare percorsi formativi per diminuire il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro in tre settori trainanti dell’economia lecchese: Meccanico, Elettronico e Turismo/Ristorazione.
- Implementare azioni di orientamento, comunicazione, accompagnamento al lavoro per promuovere lo scambio di buone prassi e favorire l’attrattività del territorio.
Tre le linee di intervento: Analisi del fabbisogno di competenze; Formazione, aggiornamento e riqualificazione delle competenze (Corso Installatore e manutentore elettrico e elettronico – 330 ore; Corso Installatore e manutentore meccanico – 330 ore; Corso Servizio sala e gestione cliente – 308 ore + 80 ore di competenze di
base); Orientamento e attività di comunicazione (3 Job day per la promozione dei corsi e l’attrattività dei tre settori; 3 Workshop sulle tecniche di ricerca attiva di lavoro; 2 Workshop sui temi del benessere organizzativo e del welfare aziendale).
Con riferimento ali corsi di formazione i destinatari sono: disoccupati, working poor, occupati sospesi a rischio di esubero (in CIGS) di età compresa tra 18 e 64 anni inclusi e residenti o domiciliati in Regione Lombardia.
Ambiziosi i risultati attesi:
- Numero di destinatari coinvolti (Linea B – formazione): 60 (20 per ciascun settore);
- Numero di destinatari che hanno ottenuto una certificazione delle competenze: 70% dei partecipanti coinvolti;
- Livello di soddisfazione dei destinatari rispetto alle attività e ai servizi offerti: 75% valutazione tra buono e ottimo;
- Qualità dell’apprendimento: almeno il 50% con media dei voti superiore a 70/100;
- Impatto del progetto sull’occupabilità e sull’inserimento lavorativo dei destinatari, misurato attraverso il tasso di occupazione entro la conclusione del progetto: almeno il 40% dei destinatari;
- Numero di incontri tra il partenariato: 30;
- Numero di partecipati alle iniziative previste nella Linea C (orientamento e
comunicazione): minimo 100.