Si chiama EcoSort e punta a rivoluzionare il futuro della raccolta differenziata
Grazie ad un mix di tecnologie avanzate, il cestino esegue automaticamente l’identificazione dei rifiuti e lo smistamento corretto
LECCO – Un cestino intelligente che combina tecnologia e intelligenza artificiale per smistare i rifiuti in maniera corretta, rendendo così la raccolta differenziata…un gioco da ragazzi. E’ il progetto EcoSort, realizzato da sei studenti dell’Istituto Badoni vincitori dell’Hackaton che si è svolto tra il 15 e il 16 novembre: 24 ore di di creatività e coding durante le quali i giovani coinvolti, 60 in totale, suddivisi in 4 indirizzi, hanno studiato e sperimentato soluzioni intelligenti per rivoluzionare il modo di vivere.
La sfida dell’Hackaton, sponsorizzato da Bticino e Softeam, ha preso il via alle ore 14 di venerdì 15 novembre e si è concluso alle 13 di sabato. Al termine, i giudici hanno decretato vincitore il progetto EcoSort, premiando i giovani eco-hackers con un buono da duemila euro.
“Immaginate un mondo dove la raccolta differenziata diventa un’azione semplice, precisa e completamente automatizzata – spiegano gli studenti, Davide Riva, Emanuele Fazzini, Daniel Di Gregorio, Samuele Maggioni, Cecilia De Alberti e Rebecca Frigerio nella presentazione del progetto – questo è il futuro che EcoSort intende costruire, combinando tecnologia ed intelligenza artificiale per risolvere i problemi legati allo smistamento dei rifiuti”.
La progettazione parte proprio dall’analisi del problema: “Errori comuni nello smistamento, specialmente in ambienti pubblici come scuole e parchi, portano a sprechi di risorse, costi elevati e un impatto ambientale negativo”. EcoSort si presenta come una risposta innovativa a queste difficoltà.
Grazie ad un mix di tecnologie avanzate, il cestino esegue, automaticamente, l’identificazione dei rifiuti e lo smistamento corretto. “Una telecamera abbinata all’intelligenza artificiale riconosce i materiali come plastica, carta e metallo, quindi dei sofisticati sensori separano i rifiuti nei contenitori appropriati, riducendo al minimo l’errore umano”.
Il sistema EcoSort è pensato per migliorarsi costantemente: “Con il tempo – spiegano gli studenti nella presentazione – si prevede l’inclusione di più categorie di rifiuti, l’ottimizzazione delle componenti meccaniche e una gestione smart attraverso notifiche via app per segnalare il riempimento dei contenitori”.
Nonostante alcuni ostacoli tecnici, come la mancanza di un motore con velocità adeguata per il prototipo e problemi con la microSD, gli Eco-Hackers continueranno a perfezionare EcoSort. Il progetto, già ambizioso, mira a diventare un punto di riferimento per la sostenibilità.