Questa mattina, sabato, si è svolto il tradizionale flash mob di Ora Basta con protagonisti i ragazzi delle superiori
Allestite cinque postazioni nel centro storico per raccontare le storie di violenza e come queste possano trasformarsi in storie di rinascita
MERATE – Cinque postazioni diverse, dislocate tra piazza degli Eroi e piazza Prinetti, per raccontare, passo dopo passo, una storia di violenza e di come questa possa trasformarsi in una storia di rinascita. Ha colpito ed emozionato la performance promossa dagli studenti dell’istituto superiore Viganò e del liceo Agnesi di Merate scesi questa mattina, sabato, in piazza per dare vita al tradizionale flash mob di Ora Basta, proposto in una maniera diversa e innovativa rispetto a quanto realizzato finora dal gruppo di associazioni unite nel contrasto alla violenza di genere e alla discriminazione in qualsiasi sua forma.
Cinque le classi che hanno aderito al progetto, predisponendo ciascuna una tappa del percorso di rinascita della donna vittima di violenza. Ad aprire l’itinerario, la postazione allestita davanti alla fontana con protagonisti gli alunni e le alunne della 4 Bs del liceo Agnesi che hanno raccontato tre storie di donne separate dal tempo ma unite nella tragedia della violenza.
Il percorso è continuato poco più avanti, in via Baslini, con i ragazzi di 4 AS impegnati a dare voce alla memoria delle vittime nelle parole di chi resta: in centro città sono risuonate le parole dei familiari di Giulia Cecchettin, scandite ad alta voce una dietro l’altra.
Dalla memoria all’attualità, costituita di numeri, impietosi della disparità di genere, persistente in molti ambiti (anche economico, come sottolineato da Azzurra Rinaldi, l’economista femminista ospite a Merate nell’ambito della serie di iniziative promosse da Ora Basta), snocciolati dagli studenti della 4 AL del liceo Agnesi.
Giunti in piazza Prinetti è toccato ai ragazzi del Viganò rappresentare la speranza, costituita dalla capacità di rinascere senza paura, attraverso la consapevolezza e la capacità d cambiamento, impersonata dalla classe 4^D Iss. Dando concretamente forma a un imbuto, gli studenti hanno voluto rappresentare le situazioni in cui una persona si sente in trappola ricordando l’esistenza di una rete di persone con cui si può riuscire a dire basta, uscendo dalla spirale di violenza.
Non a caso l’ultima tappa del viaggio ha voluto rappresentare l’occasione di rinascita, raffigurata dai giovani studenti di 2^ I Iss del Viganò, capaci di gettare le maschere e dire per sempre basta alle violenze e alle discriminazioni per continuare liberi il viaggio della vita.
Al termine della performance, è stato srotolato, lungo via Baslini, il lungo striscione rosso con scritto Ora Basta e poi tutte le persone presenti hanno gridato ad alta voce Ora Basta, utilizzando anche campanelli e mazzi di chiavi per produrre più rumore.
L’assessora alla Pari Opportunità Patrizia Riva ha voluto ringraziare gli studenti e le studentesse, insieme ai loro docenti, per l’impegno profuso in questo progetto mentre Marisa Corradini si è aggiunta al coro di ringraziamenti dicendo grazie a tutti i sodalizi che costituiscono la rete di Ora Basta, rendendo possibili le tante iniziative proposte nel corso dell’anno per sensibilizzare la popolazione su questo tema.
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