Anche Erve ha la sua panchina rossa: “Non possiamo restare indifferenti”

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Inaugurata la panchina rossa alla presenza delle autorità e delle associazioni del paese

“Basta con l’indifferenza, basta con il silenzio. Siamo uniti nel sostenere ogni donna”

ERVE – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata inaugurata a Erve la panchina rossa. Il sindaco ha invitato la consigliera alle Politiche Sociali e Giovanili, Ilaria Carsana, a tenere il discorso ufficiale.

La consigliera ha ricordato che il 25 novembre 1960 furono torturate e assassinate le sorelle Mirabal nella Repubblica Domenicana e che l’ONU nel 1999 ha istituito questa giornata a livello internazionale. Ha poi letto dei dati davvero allarmanti sui femminicidi e sulle violenze alle donne verificatesi in Italia: “la violenza non è soggettiva, ci coinvolge tutti, è nelle nostre case e non possiamo restare indifferenti”.

Successivamente è intervenuto il consigliere comunale Simone Valsecchi rappresentando la panchina rossa come simbolo di una comunità che promuove il rispetto e la dignità: “basta con l’indifferenza, basta con il silenzio. Siamo uniti nel sostenere ogni donna”.

Ha poi preso la parola Cinzia Brambilla, presidente di Telefono Donna Lecco, per presentare il lavoro svolto dalla sua associazione e ringraziare l’Amministrazione comunale di Erve per l’iniziativa.

Dopo lo svelamento del telo che copriva la panchina rossa, il parroco di Erve don Marcello Crotti ha recitato una preghiera e impartito la benedizione. “E’ stata una cerimonia semplice, molto partecipata che ha visto la presenza di tutte le associazioni ervesi – ha detto il sindaco Giancarlo Valsecchi -. Ora anche Erve ha la sua panchina rossa”.