L’incontro formativo si concentrerà su screening, terapie ed educazione alla prevenzione rivolta ai giovani
“Questo fenomeno interessa tutta la popolazione, ma i giovani risultano particolarmente vulnerabili”
LECCO – In occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, l’ASST di Lecco, con la Struttura Complessa Malattie Infettive, i Consultori familiari, il Punto Salute, il SerD, l’associazione Il Gabbiano, in collaborazione con l’Ambito di Lecco e la casa alloggio Don Isidoro Meschi della cooperativa sociale L’Arcobaleno, organizza un incontro informativo dedicato alla lotta contro l’AIDS e alla prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse.
L’appuntamento è per domenica 1° dicembre dalle ore 9 alle ore 14 in piazza XX Settembre a Lecco. Durante la giornata gli operatori forniranno informazioni relativamente alle IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili) e all’HIV in particolare. Temi nodali saranno l’educazione agli adolescenti e ai giovani rispetto alla prevenzione e agli screening e ai servizi di diagnosi e cura.
Stefania Piconi, Direttore della Struttura Complessa di Malattie Infettive dell’ASST Lecco, commenta: “Per quando riguarda l’ASST di Lecco nel 2024, non ancora concluso, abbiamo avuto diciassette nuove infezioni rispetto alle cinque del 2023. Inoltre, dal 2015 è in continuo aumento la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV (con bassi CD4 o in AIDS). Nel 2023, due terzi degli eterosessuali, sia maschi sia femmine, e più della metà degli MSM sono stati diagnosticati con CD4<350 cell/ml.”
Inoltre, commenta riguardo alle giornate di sensibilizzazione: “Questi eventi sottolineano l’importanza di iniziative come quella del 1° dicembre, che non solo sensibilizzano la popolazione, ma promuovono anche lo screening per facilitare diagnosi precoci e trattamenti più efficaci. È importante ricordare che le persone che vivono con l’HIV, e che seguono regolarmente la terapia antiretrovirale, raggiungono una condizione clinica in cui il virus è ridotto a livelli indetectabili nel sangue. Questo abbassa drasticamente il rischio di trasmissione dell’infezione sia al partner sessuale sieronegativo che al bambino in caso di gravidanza”.
Aggiunge poi: “Questo progresso nelle terapie per l’HIV rafforza ulteriormente l’importanza della prevenzione e dello screening, poiché è evidente che conoscere il proprio stato di positività, accedere tempestivamente alle cure e mantenere una rigorosa aderenza alla terapia sono condizioni fondamentali ed efficaci per interrompere la diffusione e la trasmissione di questa infezione”.
Costanza Agostoni, Responsabile FFSC Dipendenze dell’ASST Lecco, evidenzia: “L’uso di alcol e sostanze psicoattive è un fattore di rischio per l’infezione da HIV che spesso non riceve sufficiente attenzione, se non in relazione alla condivisione di strumenti per l’assunzione di droghe per via iniettiva, pratica oggi meno diffusa rispetto al passato. In realtà, lo stato di alterazione provocato da queste sostanze, in particolare quelle stimolanti ed euforizzanti, può modificare il pensiero e il comportamento, anche in ambito sessuale, portando a una maggiore disinibizione nei rapporti interpersonali e a una ridotta percezione del rischio”.
Inoltre, aggiunge: “Questo fenomeno riguarda tutti, ma la popolazione giovanile è particolarmente vulnerabile. Gli effetti di alcol e sostanze, infatti, sono spesso ricercati nei contesti sociali e di festa per provare sensazioni di benessere intenso, di sintonia con gli altri e con il mondo circostante, favorendo la facilità nelle relazioni. Si arriva così al cosiddetto ‘sballo’, uno stato in cui la capacità critica e la consapevolezza dei rischi sono drasticamente ridotte”.
Carmen Baldi, Responsabile S.S. Coordinamento Attività Consultoriale dell’ASST Lecco, dichiara: “Il Consultorio si occupa, nell’ambito sia della prevenzione sia della consulenza ed erogazione di prestazioni, di tutta l’area dell’affettività e della sessualità ed il Consultorio Giovani in particolare, offre ai ragazzi in libero accesso o attraverso il raccordo con le scuole, un counselling sulla sessualità e per le ragazze l’accompagnamento alla prima visita ginecologica e alla contraccezione”.
Oltre a ciò, aggiunge: “Sappiamo che ad oggi l’informazione sessuale è acquisita dai preadolescenti prevalentemente attraverso la rete e questo può comportare molti rischi rispetto alle idee che maturano sulla base di queste informazioni e ai comportamenti che ne possono conseguire. E’ pertanto necessario trovare strade per implementare l’educazione in questo campo, un concetto completamente diverso da quello di semplice ‘informazione’ e l’OMS dice chiaramente che fare un certo tipo di educazione all’affettività e alla sessualità ha ricadute importanti, nelle evidenze scientifiche, sulla diminuzione dei comportamenti che espongono a rischi infettivi”.
Da ASST Lecco spiegano che nel 2023, l’incidenza di nuovi casi di HIV in Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, è di 4,0 per 100 mila residenti. Rispetto ai valori registrati fino al 2020, si osserva un progressivo aumento nell’ultimo triennio, con il tasso che è passato dal 2,5 nel 2020 al 4,0 nel 2023. In confronto agli altri Paesi dell’Europa Occidentale, l’Italia si posiziona sotto la media europea, che è di 6,2 nuovi casi per 100 mila abitanti.
Inoltre, ASST Lecco conclude che l’incremento più significativo dopo il 2020 si è verificato nella fascia di età 40-49 anni e nella trasmissione eterosessuale. Da diversi anni, il numero maggiore di diagnosi è attribuito alla trasmissione sessuale, con la prevalenza di casi tra uomini che fanno sesso con uomini (MSM) (38,6%), seguiti da uomini eterosessuali (26,6%) e donne eterosessuali (21,1%).