Le Donne Democratiche sottolineano l’importanza di un’uguaglianza di genere per rafforzare la democrazie e ispirare le future generazioni
“La scarsa rappresentanza femminile limita la possibilità di porre al centro dell’agenda politica temi cruciali per le donne”
LECCO – Nella Giornata Internazionale della Donna, le Donne Democratiche di Lecco chiedono nuovamente più donne nelle istituzioni per un’equa rappresentanza, anche nel territorio di Lecco, ed è così che commentano: “Perché dove manca la voce delle donne, si genera un grande vuoto e la democrazia è più povera.
Le Donne Democratiche hanno esaminato le amministrazioni locali del territorio di Lecco e, numeri alla mano, ci sono ancora troppi squilibri di genere.
Nelle giunte dei 84 comuni della Provincia di Lecco, la presenza femminile è sottorappresentata, con una percentuale del 36,89%. Le donne sindache sono solo 17, pari al 20,24%, di cui soltanto 3 nei comuni con più di 5 mila abitanti e nessuna nei comuni con oltre 10 mila abitanti.
Un dato particolarmente preoccupante riguarda i 12 comuni con giunte completamente composte da uomini, che violano quindi una Legge dello Stato. Si tratta di disposizioni vincolanti, mirate a garantire una partecipazione equilibrata e paritaria di entrambi i sessi alla vita istituzionale degli enti locali, come recentemente sottolineato anche dal Prefetto in riferimento al caso del Comune di Parlasco.
La partecipazione delle donne alla vita politica e sociale è fondamentale per costruire una società equa e prospera, ma purtroppo risulta sempre più difficile. Perché? Veronica Tentori, coordinatrice della Conferenza delle Donne Democratiche, spiega: “Quando le donne scelgono di impegnarsi, spesso si trovano a dover affrontare pregiudizi e stereotipi che le ritraggono come meno competenti, meno autorevoli o inadatte a ricoprire ruoli decisionali. Inoltre, il carico eccessivo delle responsabilità familiari e domestiche limita il tempo e le energie che le donne possono dedicare all’attivismo, rendendo ancora più complessa la conciliazione tra vita privata e pubblica”.
Veronica Tentori sottolinea: “Così, la politica rimane ancora uno spazio prevalentemente maschile, dominato da dinamiche di cooptazione in cui gli uomini scelgono altri uomini. Questo fenomeno scoraggia le donne dalla partecipazione e le allontana sempre di più. La scarsa rappresentanza femminile limita la possibilità di porre al centro dell’agenda politica temi cruciali per le donne, e dunque per l’intera società, privando il dibattito di prospettive, esperienze e priorità che spesso vengono ignorate in un contesto dominato dagli uomini”.
“Inoltre la presenza di donne ispira le giovani generazioni e dimostra che il cambiamento è possibile, incentivando altre donne a partecipare attivamente alla vita politica e sociale – continua Tentori – In sostanza, un’equa rappresentanza di genere non è una questione di numeri, ma un passo necessario per migliorare la qualità della democrazia”.
“Quando le donne si sentono rappresentate e protagoniste, si riavvicinano alla politica e partecipano attivamente alla costruzione del futuro e questo non può che essere il nostro migliore augurio in questo 8 marzo” conclude Veronica Tentori.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL





































