Ieri la discussione in commissione trasporti della Camera dell’interrogazione presentata da Azione
“Una risposta che non ci lascia soddisfatti perché non risolve i gravi disservizi che attendono i pendolari della S8 per i prossimi quattro mesi”
OSNAGO / AIRUNO – Una risposta insoddisfacente perché non risolve i gravi disservizi che attendono i pendolari della linea S8 per i prossimi quattro mesi. E’ il commento dei referenti di Azione Lecco a seguito della discussione, alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, dell’interrogazione presentata dall’onorevole Giulia Pastorella di Azione in merito alle fermate sospese della linea S8. Una misura entrata in vigore dal 18 marzo che prevede la soppressione delle fermate di Airuno e Osnago per alcune corse della linea Milano – Lecco via Carnate.
“Alla nostra interrogazione riguardo agli ennesimi disservizi sulle linee ferroviarie lombarde, il Ministero risponde che Rfi e Trenord avrebbero provveduto a una giusta comunicazione. Tuttavia, se i sindaci dei Comuni coinvolti e le associazioni dei pendolari non erano a conoscenza delle misure intraprese, è evidente che la comunicazione non è stata adeguata. Bene che si sia pensato agli studenti con dei servizi aggiuntivi, ma le zone interessate dalla linea Lecco-Milano sono frequentate da tanti pendolari che rischiano di trovarsi ogni giorno senza certezze su come raggiungere il proprio posto di lavoro” ha dichiarato l’oorevole Giulia Pastorella durante il Question Time in Commissione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presentando un’interrogazione sulla sospensione delle fermate di Osnago e Airuno.
“Serve maggiore trasparenza e una pianificazione chiara che non penalizzi i cittadini” ha aggiunto la deputata di Azione.
Il Ministero ha garantito che, per assicurare il servizio sulla linea S8, sarà attivato un servizio sostitutivo nei giorni feriali per coprire le stazioni temporaneamente sospese. Ha inoltre assicurato che non vi saranno aumenti dei costi per gli utenti con abbonamento che dovranno usufruire di corse aggiuntive.
L’interrogazione parlamentare è stata presentata in coordinamento con il Direttivo Provinciale di Azione Lecco, con l’obiettivo di ottenere risposte concrete e garanzie per tutti i pendolari lombardi. “La risposta del Ministero ci lascia insoddisfatti, perché non risolve i gravi disservizi che ci attendono per almeno i prossimi quattro mesi. Meno fermate significa maggiore affluenza nelle altre stazioni, a corto di parcheggi, e minor utilizzo del trasporto pubblico, andando a rendere ancora più trafficate le nostre strade. Siamo orgogliosi che l’onorevole Giulia Pastorella abbia sollevato questi temi così come la necessità di ripristinare, dopo il 21 giugno, il servizio pubblico a pieno regime”.
Concorda nel ritenere la risposta insoddisfacente anche Francesco Ninno, portavoce del Comitato dei pendolari del Meratese: “La soppressione delle fermate è ingiustificata e inutilmente penalizzante. Manca, da parte di tutti, ovvero Rfi, Trenord e Regione Lombardia, il rispetto per i viaggiatori e per il Trasporto pubblico locale”.