Sicurezza urbana, i capoluoghi lombardi fanno fronte comune

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Presentato a Regione Lombarda un documento unitario, firmato anche dal Comune di Lecco, con 5 proposte operative

Piazza: “L’obiettivo è di lavorare insieme per adeguare e migliorare il quadro normativo e organizzativo dei nostri corpi di polizia locale”

LECCO – Si rafforza l’alleanza tra i Comuni capoluogo della Lombardia per una riforma condivisa e strutturale del sistema delle Polizie Locali. A seguito delle interlocuzioni avviate nelle scorse settimane dall’Assessore alla Sicurezza e Polizia Locale di Cremona, Santo Canale – in qualità di Vicepresidente del Dipartimento Sicurezza di Anci Lombardia – è stato ufficialmente trasmesso a Regione Lombardia un documento unitario contenente cinque proposte operative in tema di sicurezza urbana.

Il testo, inizialmente promosso dagli assessori alla Sicurezza di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova e presentato lo scorso 4 luglio a Mantova, ha ottenuto il pieno consenso anche degli altri otto capoluoghi di provincia della regione, diventando così una piattaforma condivisa tra tutte le città capoluogo lombarde.

Le cinque proposte chiave

Le richieste avanzate riguardano aspetti fondamentali per il potenziamento e l’efficienza operativa della Polizia Locale, tra cui: l’aggiornamento del Regolamento regionale sugli strumenti di autotutela, con l’obiettivo di integrare l’elenco delle dotazioni autorizzate e definire standard di formazione e abilitazione; l’accesso diretto al sistema SDI (Sistema di Indagine Interforze), oggi precluso alle Polizie Locali, attraverso una sperimentazione mirata nei Comuni capoluogo; la formazione obbligatoria e strutturata per agenti, ufficiali e comandanti, con corsi semestrali, annuali e biennali finalizzati al consolidamento delle competenze operative e gestionali; l’aumento stabile delle risorse regionali per la sicurezza urbana, con l’incremento dei fondi per dotazioni tecnologiche, mezzi, videosorveglianza, straordinari e assunzioni; l’approvazione della legge regionale per l’introduzione dello Street Tutor, figura di prevenzione e mediazione da affiancare alla Polizia Locale nelle aree urbane sensibili.

“Come già evidenziato con i miei colleghi nel corso dell’incontro tenutosi a Mantova il 4 luglio scorso – ha dichiarato l’Assessore Santo Canale – le Polizie Locali dei capoluoghi lombardi svolgono un ruolo centrale nel garantire la sicurezza urbana e il presidio del territorio. Le responsabilità attribuite a questi corpi sono cresciute in modo significativo, senza che il quadro normativo e organizzativo si sia evoluto di pari passo. È quindi necessario avviare una revisione strutturata e coerente del sistema”. Canale ha ribadito il ruolo chiave che Regione Lombardia è chiamata a svolgere, esercitando appieno le proprie competenze in materia di coordinamento e indirizzo: “Aggiornamenti normativi, strumenti adeguati, accesso alle informazioni, formazione obbligatoria e risorse certe sono condizioni indispensabili per rafforzare la capacità operativa della Polizia Locale e rispondere alle richieste di sicurezza dei cittadini”.

Anche il Comune di Lecco ha sottoscritto il documento. L’Assessore alla Polizia Locale Simona Piazza ha commentato: “Un’iniziativa congiunta tra i comuni capoluogo della Lombardia, per la stesura di un protocollo presentato a Regione. L’obiettivo è di lavorare insieme per adeguare e migliorare il quadro normativo e organizzativo dei nostri corpi di polizia locale, così da rispondere in maniera sempre più puntuale alle esigenze dei nostri territori in costante trasformazione e ai bisogni dei nostri cittadini”.

I firmatari

Oltre ai promotori Giacomo Angeloni (Bergamo), Valter Muchetti (Brescia), Santo Canale (Cremona) e Iacopo Rebecchi (Mantova), hanno sottoscritto il documento anche: Alessandro Rapinese (Como), Simona Piazza (Lecco), Manuela Minojetti (Lodi), Marco Granelli (Milano), Ambrogio Moccia (Monza), Rodolfo Faldini (Pavia), Marco Scaramellini (Sondrio) e Raffaele Catalano (Varese).