Osnago in lutto per la scomparsa di don Piero Cecchi, parroco dal 1981 al 1996

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Don Piero Cecchi
Don Piero Cecchi

La comunità si prepara all’ultimo saluto, in attesa della data dei funerali

L’ex sindaco Molgora: “Ci mancherai moltissimo, Donpi”

OSNAGO – Osnago piange la scomparsa di don Piero Cecchi per chi lo conosceva bene “Donpi”, che è stato guida della comunità parrocchiale per quindici anni, dal 1981 al 1996. Arrivato in paese dopo l’esperienza a Lasnigo, don Cecchi ha lasciato un segno profondo nella vita religiosa e sociale della comunità.

A ricordarlo, tra gli altri, l’ex sindaco di Osnago Marco Molgora: “Con don Piero ho avuto un legame molto forte, sia sul piano istituzionale sia su quello personale. Anche dopo la sua partenza abbiamo continuato a incontrarci a Milano, nella parrocchia di San Giovanni Crisostomo, dove ha saputo coniugare fede profonda e sostegno agli ultimi. Ci mancherai moltissimo, Donpi”.

Da sinistra, ex sindaco Marco Molgora, don Piero Cecchi e il vescovo Gianfranco Ravasi
Da sinistra, l’ex sindaco Marco Molgora, don Piero Cecchi e il vescovo Gianfranco Ravasi

Durante il suo mandato a Osnago, don Cecchi promosse la devozione mariana con il Rosario nei cortili e la ristrutturazione di luoghi di culto come il santuario della Madonna di Loreto e l’edicola della Madonna della Famiglia. In collaborazione con l’Amministrazione Comunale, organizzò anche una processione-pellegrinaggio alla Madonna delle Orane in occasione della guerra in Bosnia, richiamando una partecipazione straordinaria della comunità.

Attento alle esigenze sociali del paese, don Cecchi si impegnò nel sostegno a famiglie in difficoltà, ospitando ragazzi in Val Malenco e destinando spazi della parrocchia agli anziani e agli extracomunitari. Tra le sue realizzazioni, la Casa di Accoglienza intitolata a don Francesco Gariboldi, la sala teatrale dedicata a don Giuseppe Sironi e interventi strutturali in chiesa e in oratorio, tra cui un crocifisso ligneo tuttora utilizzato nelle celebrazioni della Settimana Santa.

Dopo il trasferimento a Milano, continuò il suo ministero a San Giovanni Crisostomo con la stessa dedizione, lasciando un segno indelebile nelle persone che lo conobbero per la sua delicatezza e sensibilità. La comunità osnaghese si prepara ora a tributargli l’ultimo saluto, con momenti di preghiera e raccoglimento che saranno comunicati dalla parrocchia nelle prossime ore.