Scontro in Consiglio: su “Sistema Lecco” 5 gruppi lasciano l’aula

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LECCO – Ore 22.40 circa, tutti fuori. Un’opposizione preannunciata quella al “Nuovo sistema Lecco”, ovvero le “linee guida sulla determinazione delle dei costi a carico delle famiglie per l’accesso ai servizi comunali a domanda individuale” (rette degli asili nido, mense, trasporto scolastico, eccetera) approdato ieri in Consiglio Comunale nonostante la richiesta espressa da ben 5 gruppi consiliari di un ritorno in commissione.

Già nei giorni aveva palesato le proprie critiche il capogruppo Idv, Ezio Venturini, che aveva definito il provvedimento “un minestrone acquoso che non se ne capisce neppure il sapore” (vedi articolo) accusando il presidente del Consiglio, Alfredo Marelli, di muoversi “a tutela di una maggioranza di partito” dopo il rifiuto di quest’ultimo di indire una nuova commissione per trattare l’argomento.

Così, giunti al rispettivo ordine del giorno, il capogruppo Idv ha lasciato la sala consigliare e con lui il collega Alessandro Magni e tutti i consiglieri di minoranza.

“Si arriva a modificare l’intero sistema tariffario, senza un lavoro di approfondimento richiesto più volte, quindi abbandoneremo l’aula” ha spiegato Filippo Boscagli, capogruppo Pdl.

Ma i promotori del provvedimento hanno difeso il lavoro svolto in commissione: “Le linee guida non intendono rottamare quanto già esistente – ha voluto sottolineare Giorgio Gualzetti, capogruppo Appello per Lecco – ma valorizzare quello che c’è introducendo obbiettivi correttivi, regalando alle famiglie un modello semplificato e tariffe più eque”.

Niente da fare. Secondo Magni “ l’O.d.G. è pieno di contraddizioni e potrebbe benissimo essere stralciato”; allo stesso modo la pensa il capogruppo della Lega, Cinzia Bettega:

“Non si può affrontare un ordine del giorno così importante senza i necessari approfondimenti e la giusta informazione ai consiglieri. Io voglio sapere prima di votare se ci saranno famiglie alle quali il servizio costerà di più. Abbiamo gli asili nidi più cari d’Italia, ci saranno asili ancora più cari dopo l’introduzione di questi parametri? Il tutto non è per nulla chiaro e si faranno lavorare gli uffici su una cosa alla quale è stato negato ogni approfondimento”.

Alla fine ne restano 21 in aula, compreso il sindaco Brivio, abbastanza per votare ed approvare il provvedimento.