Il nuovo libro curato da Jaca Book è nato dal confronto tra lo psicoterapeuta lecchese e il filosofo milanese
Enrico Bassani e Carlo Sini uniscono filosofia e psicologia in un confronto sul senso del conoscere
LECCO – “Conoscersi. Filosofia e Psicologia” è questo il titolo dell’ultimo libro scritto a quattro mani dallo psicologo e psicoterapeuta lecchese Enrico Bassani insieme al filosofo Carlo Sini, accademico dei Lincei e già docente di Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Milano. Un lavoro frutto del dialogo tra i due, che porta avanti il percorso già intrapreso dal pensatore milanese con studiosi di discipline diverse – dalla biologia all’urbanistica, dal teatro all’evoluzione – e che questa volta si concentra sul cuore del rapporto tra filosofia e psicologia: il tema della conoscenza.
Il testo si apre con un’immagine classica. Socrate, interrogato dal giovane Cherefonte timoroso di avvicinare il sofista Gorgia, lo invita a chiedergli semplicemente: “Chi è”. Da quell’antico insegnamento muove il confronto tra Sini e Bassani, che si sviluppa lungo un terreno comune: il legame tra “conoscere” e “conoscersi”.
“Conoscere, conoscersi. Nella dialettica tra queste due parole si gioca la partita decisiva tanto della filosofia (conoscere), quanto della psicologia (conoscersi)”, spiega Sini, sottolineando l’essenza del dialogo che percorre tutto il volume.
Bassani mette subito in chiaro che il libro nasce come “una sorta di autobiografia che parla dell’autobiografia”. Un percorso che parte da due racconti di vita scritti a dieci anni di distanza dalla stessa persona, talmente diversi tra loro da sembrare appartenere a individui differenti. È da questa osservazione che si snoda l’indagine: che cosa cambia, nel racconto di sé? Il punto di vista, l’interpretazione, l’emozione? O addirittura il passato stesso, così come lo ricordiamo?
Su questo terreno Carlo Sini incalza l’autore, chiedendo conto delle fondamenta epistemologiche della psicologia e della sua legittimità come sapere. Le risposte di Bassani chiamano in causa Vittorio Guidano, figura di spicco del costruttivismo e del postrazionalismo, secondo cui “vivere è, alla lettera, conoscere”. Da qui prende forma la critica ai modelli psicologici classici, dal comportamentismo al cognitivismo, fino a quel cambio di prospettiva che pone l’emotività al centro dell’esperienza umana. “I pensieri cambiano i pensieri, solo le emozioni cambiano le emozioni”, sintetizzava Guidano.
Il volume non è però un trattato accademico. È piuttosto un confronto serrato, fatto di domande e repliche, in cui il filosofo smaschera i presupposti teorici dello psicologo e lo costringe a calare il discorso nella sua esperienza personale. Al tempo stesso, Sini si ritrova a essere lui stesso interrogato dal proprio domandare, come nella tradizione della filosofia più autentica.
“Conoscere, conoscersi. Nella dialettica tra queste due parole si gioca la partita decisiva tanto della filosofia (conoscere), quanto della psicologia (conoscersi)”.
Un’opera, curata da Jaca Book, che non offre risposte definitive, ma apre uno spazio di dialogo vivo, in cui filosofia e psicologia si specchiano l’una nell’altra alla ricerca del significato più radicale: che cosa significa conoscere?

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