Il sottosegretario Mauro Piazza e la consigliera Alessandra Cappellari in visita
“Valorizziamo la nostra storia, un patrimonio che guarda al futuro”
MANDELLO DEL LARIO – Una mattinata dedicata alla memoria storica e alla valorizzazione del territorio si è svolta mercoledì 22 ottobre presso il Mulino Ripamonti 1863 di Mandello del Lario, in occasione della visita istituzionale del sottosegretario regionale all’Autonomia Mauro Piazza e della consigliera regionale Alessandra Cappellari, prima firmataria del progetto di legge per la tutela dei mulini storici della Lombardia.
Il Mulino Ripamonti non è solo un edificio storico, ma un vero simbolo del passato produttivo e rurale del territorio lecchese. Attivo fin dal XV secolo, costituisce una testimonianza concreta della tradizione agroalimentare lombarda e del lavoro rurale che ha modellato il paesaggio e l’identità della zona.
“Luoghi come questo sono parte viva della nostra storia – ha dichiarato il sottosegretario Mauro Piazza – e meritano un impegno concreto per essere tutelati e restituiti alla comunità. Il territorio lecchese è ricco di realtà poco conosciute ma di grande valore, che vanno salvaguardate e valorizzate. Il nostro obiettivo è accompagnare queste eccellenze con strumenti concreti e una visione strategica”.

La visita è stata anche l’occasione per illustrare i contenuti del progetto di legge promosso dal gruppo consiliare della Lega, volto a dotare la Lombardia di una cornice normativa specifica per la tutela, il recupero e la valorizzazione dei mulini storici, attraverso bandi dedicati, incentivi economici e riconoscimenti culturali.
“In Lombardia esiste una rete straordinaria di mulini, spesso dimenticati, che raccontano il legame profondo tra uomo, natura e lavoro – ha spiegato la consigliera Cappellari – Con questa legge intendiamo creare strumenti concreti per riportarli in vita, attraverso bandi dedicati, incentivi economici e riconoscimenti culturali. Il Mulino Ripamonti rappresenta l’esempio perfetto del potenziale nascosto in questi luoghi”.
Anche il sottosegretario Piazza ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa: “La Lombardia custodisce un patrimonio unico, che racconta la fatica, l’ingegno e l’identità delle nostre comunità rurali. Non possiamo permetterci di perderlo”.
“Valorizzare questi luoghi – hanno concluso i rappresentanti regionali – significa non solo conservare il passato, ma anche creare nuove opportunità per il futuro, attraverso formazione, turismo sostenibile e promozione della cultura diffusa nei territori”.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto ai proprietari del Mulino, Federico Andreoli e Adriana Anghileri, per il loro impegno nella tutela e valorizzazione del sito: “Riconosciuto il reale valore storico e identitario del Mulino di Mandello, abbiamo fatto una scelta chiara, preservarne la natura e la funzione originaria, evitando usi estranei alla sua storia. Il Mulino non è semplicemente un edificio, ma una testimonianza viva della cultura materiale del territorio, simbolo del lavoro artigiano, delle filiere locali e del profondo legame tra uomo e paesaggio”.

“Sentiamo la responsabilità di custodire un pezzo di storia. La scelta è stata prima di tutto etica e culturale: preservare il Mulino nella sua funzione originaria significa onorare la memoria del territorio e dare senso al presente. Oggi il Mulino Ripamonti continua a essere un luogo produttivo e aperto al pubblico, alle scuole e alle istituzioni, un progetto che guarda al futuro, mantenendo radici profonde nel passato” hanno concluso i proprietari del Mulino.

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