LECCO – Il tema verde pubblico e la questione degli abbattimenti continua ad animare il dibattito tra l’attuale amministrazione comunale e l’ex consigliere comunale del PD e agronomo Giorgio Buizza. Dopo le critiche per l’abbattimento del cedro sul nuovo rondò di San Giovanni, ora è la presenza del cancro colorato in alcuni platani a riaccendere la discussione con l’ex amministratore.
“Durante la seduta della Commissione 1^ di mercoledì 28 ottobre l’Assessore Valsecchi ha “aggiustato il tiro” sulla presenza della malattia dei platani in Viale Valsugana, presenza negata con grande enfasi, a giudicare dalle notizie riportate dalla stampa, nella precedente seduta della commissione (14.10).
Ovviamente la rettifica non è venuta per caso, ma perché è “uscita” (sarebbe meglio dire “è stata spinta”) da un cassetto degli uffici una ordinanza (38/15) di ERSAF – Servizi Fitosanitari – datata 18.06.2015 nel quale si decreta l’esistenza della patologia e si ordina il taglio delle piante infette nel periodo 1.7.2015 – 15.8.2015.
Gli alberi, ben evidenziati da un nastro marcato ERSAF, sono ancora al loro posto e, nel frattempo, altri platani dello stesso viale presentano i sintomi specifici della malattia.
La prima segnalazione risale a maggio 2015. Ci sono voluti alcuni mesi per convincere il “sistema”, a cui è affidata la gestione e conservazione del verde comunale, che il cosiddetto “cancro colorato” era ed è presente. Ora ci vorranno alcuni altri mesi per eseguire tutte le operazioni necessarie che – da regolamento regionale – devono essere effettuate per il taglio e lo smaltimento di tutte le piante infette e probabilmente anche di qualche pianta sana adiacente. L’operazione potrà essere effettuata nelle giornate fredde comprese tra il 1.12 e il 31.3.
Tra le altre clausole, la norma della lotta obbligatoria al cancro colorato prevede, in caso di inadempienza con dolo, l’applicazione dell’art 500 Cod. Penale e, in caso di inadempienza per colpa, di sanzioni amministrative.
Il Comune dovrà dunque pagare la multa anche per una cattiva gestione del suo poco verde? Invochiamo la benevolenza della Corte!
Come già riportato in una memoria precedente questo processo di progressivo impoverimento delle alberate di platano lungo i viali alberati della città, inizialmente sul lungo lago, successivamente sui viali della circonvallazione alta, è in corso fin dagli anni 80, periodo in cui si manifestò il cancro colorato a Lecco (in Lungolago C. Battisti).
Infettando le piante con potature scriteriate e tollerando lo sviluppo dell’infezione – che si trasmette da pianta a pianta anche attraverso le radici – senza provvedere tempestivamente, i platani dei viali della circonvallazione alta – da via Tonale a viale Valsugana si sono ridotti da 365 a 123. Di questi residui un’altra rata sarà tagliata nel prossimo inverno.
Per la cronaca e per evitare equivoci, non sono i funzionari di ERSAF che vanno in giro a cercare le piante ammalate, ma sono i proprietari, privati o pubblici, che, in caso di presenza di sintomi, devono chiamare ERSAF che certifica, analizza e decreta l’eventuale taglio in caso la malattia sia effettivamente riscontrata. Se si interviene tempestivamente si corrono meno rischi di ulteriore espansione del patogeno. Evidentemente ai funzionari di ERSAF bisogna mostrare le piante infette non quelle sane, altrimenti la malattia continuerà a mietere vittime.
Per questi motivi e con tutte queste premesse ha creato molto stupore, la convinta affermazione in commissione, che la patologia era assente.
Visto che il censimento eseguito e presentato recentemente ha individuato la necessità di tagliare 167 alberi, (non si capisce perché 167 se già 40 di questi sono stati tagliati, spero ne manchino ora solo 127) tale dato dovrà essere immediatamente aggiornato con l’aggiunta dei platani che dovranno essere tagliati prossimamente.
Pare invece che, per gli alberi da ripiantare, non sia stata fatta nessuna affermazione categorica e non sia stato assunto alcun impegno ma si faccia affidamento, per ora, solo alle sponsorizzazioni. Speriamo bene”.
Giorgio Buizza