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GARLATE – Autorizzazione revocata per il cantiere nautico con gru sulle sponde del lago a Garlate: dopo la denuncia del WWF nel giugno scorso, il Parco Adda Nord ha ora annullato gli atti autorizzativi emessi a fine 2012 dallo stesso ente parco. Un primo passo in avanti lo aveva fatto già a giugno il sindaco di Garlate che immediatamente aveva ordinato la sospensione dei lavori.
Una vittoria per l’associazione ambientalista che si era da subito schierata contro la realizzazione del progetto di costruzione di un piazzale con piattaforma gru, pontile galleggiante con passerella per attracco natanti, relativa area di ormeggio.
“Si trattava di una serie di lavori di sbancamento della riva antistante un cantiere nautico che determinavano una nuova, ulteriore, devastante frammentazione dell’ormai esiguo e filiforme canneto che copre le sponde del lago di Garlate, segnalando che l’asportazione del canneto, delle zolle e la rimozione del sedimento avevano di fatto provocato la irreversibile perdita di preziosa vegetazione di ripa, con compromissione della stabilità delle porzioni rimaste – denunciano dal WWF – Oltre alla distruzione del canneto segnalavamo le pesanti ripercussioni sulle possibilità di riproduzione della ittiofauna e della avifauna del lago, l’effetto non secondario di incremento del traffico dei natanti su uno specchio di acqua già interessato da un massiccio e stagionale passaggio di imbarcazioni e infine l’impatto visivo e paesaggistico causato dal posizionamento di una gru da 8 tonnellate sulla sponda del lago”.
il Parco Adda Nord, a nove mesi dalla denuncia dell’associazione, ha riconosciuto “l’interesse pubblico originario da tutelare, con riferimento ad ambienti di particolare rilevanza paesistica, ecologica e naturalistica … nonché nello specifico a canneti e siti riproduttivi per l’ittiofauna”.
Per il WWF, lo stop al progetto è solo il primo passo: “Valuteremo ora con molta attenzione e con il supporto del nostro Ufficio Legale tutte le possibili azioni da intraprendere per restituire alla comunità, all’ambiente e al lago quanto è andato distrutto”.
