Inceneritore: 1500 firme contro l’aumento dei rifiuti da bruciare

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Il banchetto per la raccolta firme al mercato di Valmadrera
Il banchetto per la raccolta firme al mercato di Valmadrera
Il banchetto per la raccolta firme al mercato di Valmadrera

 

VALMADRERA – Il “Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero” ha organizzato un banchetto firme al mercato di Valmadrera per chiedere una riduzione dei rifiuti bruciati al termovalorizzatore cittadino e una maggiore attenzione al riciclo e al riuso dei materiali.

“Stiamo cercando di scongiurare l’aumento dei rifiuti bruciati all’inceneritore di Valmadrera – spiegano i responsabili del banchetto per la raccolta firme – perché già il quantitativo di rifiuti bruciati è superiore a quello prodotto nella nostra zone, quindi per la nostra salute e per quella dei nostri figli non vogliamo che aumenti ulteriormente”.

 

Il forno inceneritore di Valmadrera
Il forno inceneritore di Valmadrera

 

Le raccolte firme sono partite la scorsa estate e stanno continuando a far tappa nei diversi Comuni della provincia lecchese, come riferisce il “Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero”: “Al momento abbiamo già raccolto circa 1500 firme, in più organizziamo delle serate informative rivolte a tutti i cittadini. Il nostro obiettivo è quello di sollecitare i sindaci a bloccare il progetto di portare il forno inceneritore alla massima potenza e il teleriscaldamento che è una follia sia dal punto di vista economico che da quello della salute pubblica”.

“Con il teleriscaldamento si andrebbero ad allacciare solo 250 utenze compreso l’ospedale – concludono gli organizzatori del banchetto valmadrerese – però esistono la tariffazione puntuale o altri tipi di raccolta molto più sani e convenienti che si potrebbero valorizzare. Noi, infine, ci teniamo a stimolare il riciclo e il riuso dei materiali per non vederli come rifiuto, ma come risorsa e anche l’Unione Europea sta andando in questa direzione”.