LECCO – Ben 50 chili di anguille, circa 250 esemplari sono stati immessi lo scorso fine settimana nel Lario dal personale della Federazione Italia Pesca Sportiva (Fipsas): un intervento per ripopolare il lago di questa specie di cui ogni anno l’associazione dei pescatori si fa carico.
“Ci sono sempre meno anguille nel lago – ci spiega Alvaro Proserpio, referente della Fipsas – questo perché la loro riproduzione è diventata più difficile. Questo pesce è spinto dal suo istinto a migrare verso il mare e per riprodursi attraversa l’Oceano, raggiungendo il mare dei Sargazzi. Il problema è che trovano tanti ostacoli nel loro percorso, le dighe per esempio, la maggior parte finisce risucchiata dalle turbine delle centrali idroelettriche”.
Diminuendo il numero, anche la pesca di questo animale si è ridotta. Per mantenerlo viva la sua presenza nel Lario, la federazione dei pescatori immette annualmente, tra giugno e settembre, nuovi esemplari. Quelli liberati sabato a Dervio sono stati allevati in incubatoi fuori provincia.