AIRUNO – Prosegue la battaglia degli ambientalisti contro le gare di motocross nei boschi del Monte di Brianza. Pubblichiamo il comunicato Associazione Monte di Brianza:
“Altra, o meglio: ennesima gara di moto cross sul Monte di Brianza. Ma con due aggravanti in più. La prima: si svolge in territorio del PLIS e cioè del Parco Locale di Interesse Sovracomunale. Luoghi dove ci saremmo aspettati di non vederne più. La seconda: un Comune che ha aderito al PLIS ha concesso il Patrocinio.
Dal che si evince che ad Airuno o non conoscono il senso della parola patrocinio, oppure, ipotesi maggiormente sostenibile, che non sappiano cosa significhino termini quali conservazione, tutela e salvaguardia di un territorio e di conseguenza nemmeno il termine coerenza.
Aver aderito ad un progetto condiviso con altri comuni per la valorizzazione e la salvaguardia di un territorio dovrebbe mettere in campo azioni coerenti con tale decisione. Invece assistiamo ad un messaggio fuorviante e pericoloso dove si è autorizzati a pensare al tipico pasticcio all’italiana: vuoi proteggere ma puoi anche fare moto cross! Anche se un PLIS o un comune non avrebbero potrebbero proibire, rimangono attuali questioni di carattere di opportunità ed opportunismo. La gara si svolgerà su un campo privato liberato dai rovi,ma degradato questo lo sarà di sicuro al termine della gara, e comunque il luogo non può essere svincolato dal contesto entro cui si svolge la manifestazione.
Ci troviamo infatti in un’area di grande pregio paesaggistico ed ambientale a mezza collina a circa 500 metri di altitudine tra le frazioni di Aizurro e Veglio dove per ben 6 ore (leggiamo dalla locandina “no stop !”) si assisterà ad un gran frastuono di motori e di gas di scarico. Chi organizza gare di moto vuole sgasare in libertà, è chiaro. A scanso di equivoci e per essere chiari ancora una volta, la nostra tesi non è vietare gare di moto cross o regolarità che siano, ma di farle nei luoghi adatti.
E per fugare ogni dubbio, sottoscriviamo in pieno le motivazioni alla base della manifestazione: ricordare un amico e raccogliere fondi a scopo sociale. Chiediamo solo che un gesto così alto dal punto di vista culturale non sia fatto, per l’ennesima volta, a scapito dell’ambiente. E’ davvero così troppo o esagerato quello che chiediamo? E magari agli Amici di Tino di sedersi attorno ad un tavolo per ragionare con noi su questi temi. Perché la questione non è solo una gara di moto. Forse se si conoscesse il contesto e la situazione di questa collina magari potremmo fare insieme qualcosa di concreto”.
Associazione Monte di Brianza