10 anni di Renzo e Lucio: “Clima più sereno, tanti muri ancora da abbattere”

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Mauro Pirovano, presidente Renzo e Lucio
Mauro Pirovano, presidente Renzo e Lucio

 

LECCO – 10 anni “spesi” per difendere i diritti degli omosessuali, ma non solo. E’ un compleanno davvero importante quello che l’associazione lecchese Renzo e Lucio si appresta a festeggiare. Il sodalizio GLBTS (gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e sostenitori) è infatti nato il 18 ottobre 2007, su iniziativa di Mauro Pirovano. 

Un percorso iniziato con coraggio, in un clima diverso da quello attuale, come ci racconta lui stesso tracciando un piccolo bilancio dell’attività dell’associazione: “In 10 anni di cose ne sono cambiate, negarlo è impossibile. Sicuramente rispetto a quando siamo nati il clima è più sereno e tranquillo, molti tabù si sono spezzati, anche grazie alla legge recentemente approvata”.

Ma il lavoro maggiore, sul territorio, lo ha fatto proprio “Renzo e Lucio”: un nome scelto non a caso, riprendendo la coppia più famosa del nostro territorio, Renzo e Lucia, il cui amore come noto fu contrastato in tutti i modi. “Lottare per difendere i diritti di Renzo e del suo compagno Lucio è un modo per ricordare che nessuno deve giudicare o impedire l’amore, e che si deve cercare di costruire una società rispettosa delle sue diverse realtà” si legge sul sito web dell’associazione. Una mission che Mauro Pirovano e i suoi sostenitori hanno ampiamente sostenuto, fondando a Lecco e nel suo territorio un punto di riferimento per la comunità GLBTS.

Ad oggi i soci iscritti sono una trentina, ma il numero di persone che si rivolgono all’associazione è più ampio come fa sapere Mauro: “Accogliamo chiunque si rivolga a noi per un aiuto, un consiglio o un supporto, ma non pretendiamo il tesseramento. Ognuno deve essere libero di agire come vuole e di essere più o meno visibile. Anche se al giorno d’oggi l’omosessualità è diventata quasi qualcosa di normale le difficoltà permangono – ha spiegato – soprattutto tra le famiglie più conservatrici e religiose”.

In che modo? “Il coming out in famiglia è meno problematico, ma il muro ancora da abbattere è quello del: ‘cosa penseranno gli altri?’. Così ci sono tanti ragazzi o ragazze che si confidano con i genitori, i quali accettano lo stato dei fatti e continuano a sostenere i propri figli, chiedendo però loro ‘di fare attenzione, di non darlo magari troppo a vedere’, se no chissà cosa pensano gli altri aggiungo io. Questo è sicuramente ancora un ostacolo da superare. Abbiamo aperto uno sportello di ascolto anche per i familiari delle persone che si rivolgono a noi, un valido supporto per aiutarli a vivere nella maniera più serena possibile la realtà”.

“Poi – prosegue Pirovano – c’è il problema dei soggetti che fanno outing e si chiedono come devono comportarsi nella quotidianità: molti ci chiedono come funzioni a Lecco, se possono passeggiare mano nella mano per strada con il compagno o la compagna e fino a che punto possono scambiarsi segni d’affetto senza essere additati come esibizionisti. Sono questioni delicate, che affrontiamo ogni giorno”.

Dal punto di vista legislativo le cose sono finalmente cambiate in meglio per le coppie gay: grazie alla Legge Cirinnà del 2016 infatti la coppia formata da due persone dello stesso sesso è riconosciuta giuridicamente. Pur nulla negando all’importante passo avanti nel riconoscimento degli omosessuali Pirovano ci tiene a sottolineare come ci siano ancora tante mancanze da adempiere sul fronte legislativo: “L’Unione Civile non è l’equivalente del matrimonio nelle coppie eterosessuali, e la Stepchild Adoption, anche per il riconoscimento delle famiglie gay è stata bloccata. Poi – ha aggiunto – penso anche ai diritti dei transessuali: ad oggi per esempio la legge prevede che possano cambiare il loro stato anagrafico solo dopo l’operazione chirurgica. Il fatto è che lo step dell’operazione è l’ultimo di un percorso che può durare diversi anni: lo stato anagrafico dovrebbe poter essere cambiato all’inizio di questo percorso”.

Per giungere alla totale parità di strada, insomma, ne manca ancora, ma Pirovano è fiducioso: “Le cose prima o poi cambieranno, non ci aspettiamo tempi brevi e siamo soddisfatti del lavoro che nel nostro piccolo abbiamo fatto a Lecco”. Un lavoro che ha seguito l’evolversi della società, cercando di offrire non solo supporto ma anche informazione alla cittadinanza, con diversi incontri legati al tema dell’omosessualità e alle sue diverse declinazioni. Un altro bell’esempio di impegno è costituito dalla fondazione di un gruppo di ascolto per richiedenti asilo: “La loro situazione è volendo ancora più complessa perchè si trovano a dover convivere con qualcosa di proibito o mal visto nel loro paese di origine e anche nella comunità dove vivono qui sul territorio, costituita da connazionali con lo stesso retaggio culturale del paese da cui vengono”.

Dopo i bilanci è però tempo di festeggiamenti. Sono tre gli appuntamenti in programma: il primo, un pranzo per tutti i soci, si terrà questo pomeriggio alle 13 alla Baita degli Alpini di Rancio e Laorca. Il secondo il prossimo venerdì 27 ottobre presso il Caffè Le Mura a Lecco. Il terzo è uno spettacolo teatrale presso il Teatro Invito il prossimo sabato 28 ottobre: ospiti saranno le due compagne e cabarettiste “Le Brugole” che proporranno “Modern Family 2.0”, piece sulle nuove famiglie.

“Sarà un’occasione per tutti di informarsi e riflettere” ha concluso Mauro Pirovano.